Opere strategiche, via libera ai commissari
Il consiglio approva il provvedimento. Rossi (Patt): «Ma attenzione al nodo della costituzionalità»
Via libera dal consiglio provinciale — pur con qualche dubbio — ai nuovi commissari straordinari per le opere strategiche.
TRENTO Via libera dal consiglio provinciale all’introduzione delle figure dei commissari straordinari per le opere strategiche. Ieri l’Aula ha detto sì al disegno di legge presentato dal governatore Maurizio Fugatti. Pur avanzando un nodo: Ugo Rossi (Patt) ha infatti ricordato che il provvedimento è legato a una norma nazionale. E che quindi esiste un problema di costituzionalità e un rischio di ricorso alla Consulta. «Dal ministero è arrivato un sostanziale via libera» ha assicurato il presidente della Provincia, che si è detto fiducioso del fatto che non ci saranno problemi costituzionali.
Il dibattito in Aula è stato però molto articolato, in particolare sulla questione delle opere coinvolte. «Se questa norma verrà usata per alcune opere da sbloccare sarà utile — ha detto Alessio Manica (Pd) — ma non dovrà diventare un veicolo per mettere in atto il grande numero delle opere previste dalla giunta». «Sui progetti serve prudenza per evitare ricorsi» ha ammonito ancora Rossi. Mentre Lucia Coppola (Futura) ha posto l’accento sulla necessità di evitare ulteriore consumo di territorio. E se Giorgio Tonini (Pd) ha chiesto lumi sulla copertura dei compensi dei commissari, Filippo Degasperi (Onda civica) ha sottolineato che il disegno di legge «trasforma la deroga in norma». E ha aggiunto: «Immaginare che i commissari abbiano poteri taumaturgici è un’illusione». Alex Marini (Misto) non ha nascosto critiche alla norma, ricordando la sua richiesta (bocciata) in commissione di ascoltare l’Anac.
Lorenzo Ossanna (Patt), infine, ha osservato che il passaggio più delicato è l’individuazione delle opere da affidare ai commissari, che deve poggiare su un’analisi attenta del loro peso strategico.
E sempre sul fronte dei lavori pubblici, il consiglio ha approvato anche un ordine del giorno di Manica che punta ad aumentare il numero del personale addetto ai controlli nei cantieri pubblici.
Nel pomeriggio, invece, dopo un’ampia parentesi dedicata all’informativa della giunta sulla pandemia in corso — non senza qualche pepato botta e risposta tra maggioranza e opposizione — il consiglio ha approvato due risoluzioni presentate dalle minoranze: la prima presentata dalla consigliera del Patt Paola Demagri sulle Rsa e la seconda di Degasperi sulle scuole.
Intanto ieri mattina i capigruppo hanno programmato i lavori d’Aula di dicembre e anche del prossimo anno. Con una priorità su tutti: l’esame della manovra finanziaria.Si è deciso, in sostanza, che venerdì 11 dicembre il presidente Fugatti illustrerà i disegni di legge relativi al bilancio. La relazione avverrà in videoconferenza, così come tutta la successiva fase della discussione, mentre si passerà a sedute in presenza a partire dall’esame degli ordini del giorno con le relative votazioni. Il consiglio è convocato quindi nelle giornate del 14, 15, 16 e 17 dicembre.