Ristoranti, tre stelle in più: sono Hess, Ghezzi e Brunel
Da oggi il Trentino Alto Adige ha tre nuove Stelle (Michelin): si tratta di Peter Brunel dell’omonimo ristorante di Arco, Alfio Ghezzi con il suo Senso Alfio Ghezzi al Mart di Rovereto ed Egon Heiss del ristorante Prezioso di Merano. A queste tre Stelle dal tradizionale colore rosso della 66ma edizione della Guida Michelin Italia, presentata ieri, se ne aggiunge in regione anche una verde: la novità di quest’anno, infatti, sono le Stelle legate alla sostenibilità, che vanno a premiare quegli chef e ristoranti attenti a questo tema. Non poteva mancare, in questo nuovo firmamento green Norbert Niederkofler del St. Hubertus di San Cassiano, che da anni promuovere questa filosofia anche con diverse iniziative internazionali (su tutte «Care’s The etical days»): Niederkofler quindi aggiunge alle sue tre Stelle Michelin confermate anche per il 2021 una quarta stella, verde.
Se la Lombardia rimane la regione più stellata, Bolzano scala la classifica delle province più stellate, posizionandosi al terzo posto con 20 Stelle. In questo scenario, però, c’è anche la provincia di Trento che inizia ad ampliare la sua proposta, soprattutto nella zona del basso Trentino: «Con la mia nuova Stella e quella di Peter Brunel, a cui si aggiunge la conferma della stella Michelin per Locanda
Margon, si può dire che l’asse Trento, Vallagarina e Basso Sarca siano diventate a pieno titolo una destination gourmet e questo, anche a livello turistico, è estremamente interessante. Queste Stelle, quindi, sono importanti per tutto il territorio, non solo per i nostri ristoranti». A dirlo è Alfio Ghezzi, entusiasta del riconoscimento che «dà energia e forza in un momento così difficile come quello che stiamo vivendo. Ottenere questa Stella dopo il primo anno di apertura con un progetto molto diverso da quello da cui provenivo è prezioso perché ci dimostra che stiamo dando concretezza e dimostrando che quello che stiamo facendo ha solide basi». Brinda alla nuova stella anche Peter Brunel: «Siamo giunti al primo dei traguardi che ci siamo posti — commenta —. Siamo entusiasti e sappiamo bene che ora l’asticella si alza ancora di più. Nel 2003 ho ricevuto la mia prima Stella con un ristorante nell’alto Garda, ora mi ritrovo nella stessa situazione dopo 17 anni e questo è un primato che per la vita non mi toglierà mai nessuno. Oltre a questo, poi, abbiamo ricevuto dalla Michelin anche il Premio Miglior servizio di sala, assegnato al nostro maitre Christian Rainer, mentre lunedì siamo stati nominati Novità dell’anno, con due forchette, dal Gambero Rosso. Sarebbe bello essere aperti per condividere e brindare con tutti i nostri amici e clienti, ma ci rifaremo, contiamo di riaprire attorno al 10 dicembre». Nel 2021, poi, da Brunel arriveranno anche tre camere, per chi desidera fermarsi a dormire dopo una cena gourmet.
Entusiasmo alle stelle, in tutti i sensi, anche per Egon Heiss, con il suo Prezioso di Merano, all’interno di Castel Fragsburg, mentre Norbert Niederkofler è soddisfatto non solo della riconferma delle tre Stelle, ma anche della novità della Stella verde: «Da anni promuovo questa filosofia e sono contento che anche la Michelin oggi punti i riflettori sul tema della sostenibilità. Il mio impegno nasce dal rispetto per la natura, per i nostri figli e per i valori dell’Alto Adige: in montagna la sostenibilità è un must, l’imperativo è da sempre che niente va sprecato».