Fiamme Gialle negli uffici della Provincia
Spese sotto i riflettori. Acquisiti documenti presso il Servizio attività culturali
TRENTO Consulenze viaggi, acquisti di cancellerie e contributi. Non è la prima volta che le spese della pubblica amministrazione finiscono sotto la lente della Corte dei conti. Basta pensare al filone di Trento Rise, solo per citare un esempio, ma anche i contribuiti all’Apt di Trento avevano messo nei guai una dirigente, in questo caso comunale, poi assolta dai giudici contabili. Insomma l’attenzione è alta.
Aveva incuriosito scoprire, nel maggio scorso, che anche 635,61 euro spesi per 1.340 stampe digitali e altrettante buste commerciali, ossia per i biglietti natalizi, erano finiti nel mirino anche della sezione di controllo della Corte di conti che aveva «bocciato» il rendiconto riferito al periodo tra il 21 novembre 2018 e il 31 dicembre 2019.
Questa volta cosa effettivamente si stia cercando nel dettaglio non è ancora chiaro, gli investigatori mantengono il massimo riserbo, ma martedì pomeriggio gli uomini della guardia di finanza di Trento sono andati a bussare negli uffici di via Romagnosi del Servizio attività culturali della Provincia di Trento con in mano una delega della Procura della Corte dei Conti. I finanzieri, da quanto trapela, hanno acquisito delle documentazione relativa a spese effettuate dal Servizio, ma in quale ambito non è ancora chiaro.
Attualmente si tratta di una mera acquisizione di atti che dovranno essere poi valutati dagli investigatori delle Fiamme gialle per verificare se ci sono profili di illeceità da un punto di vista erariale oppure se tutte le spese effettuate dal Servizio provinciale sono corrette. Ci sono volute alcune ore per acquisire tutti gli atti, che sono stati messi a disposizione dell’ente, e ora i finanzieri dovranno analizzare la mole di materiale acquisito e fare una prima valutazione, successivamente, se si ravviseranno profili, saranno passati al vaglio dalla Procura della Corte dei Conti.