Corriere del Trentino

Giunta Valduga, contestata una consulenza

- A. D.

La Procura della Corte dei Conti ha citato a giudizio la giunta Valduga in carica dal 2015 al 2020 per aver scelto un avvocato esterno all’amministra­zione versando una parcella 24.805 euro.

TRENTO Il fondo Delaiti torna a tormentare i sonni dell’amministra­zione comunale di Rovereto. La Procura della Corte dei Conti ha infatti deciso di citare a giudizio la giunta Valduga in carica dal 2015 al 2020, il segretario comunale e l’avvocato del Comune per aver scelto, nell’intricata vicenda giudiziari­a, un avvocato esterno all’amministra­zione stessa. E chiede dunque che gli amministra­tori paghino di tasca propria, seppure per cifre e profili presunti di responsabi­lità diversi tra di loro, la parcella del legale, che ammontò a 24.805 euro.

La vicenda prende le mosse nel 2015: Tosca Delaiti lasciò al Comune un fondo di circa 900.000 euro da destinare allo sviluppo della scuola musicale. Il primo incontro tra gli eredi della defunta e l’amministra­zione di Francesco Valduga andò bene. Ma poi gli eredi avanzarono le prime perplessit­à quando, vedendo i bilanci del Comune, non trovarono, a loro dire, chiara espression­e di come sarebbero stati utilizzati quei soldi. E così cominciaro­no i contrasti che arrivarono alle vie legali. Gli eredi minacciaro­no di chiedere la restituzio­ne dei soldi e si preparano alla causa. Alla fine però l’intesa venne trovata nel maggio del 2019.

Il Comune però dovette difendersi sul piano giudiziari­o nel corso di questi anni. E, con delibera del giugno 2017 la giunta (era assente l’assessore Mauro Previdi) decise di nominare un legale esterno. I magistrati della Corte dei Conti però ritengono che qui si annidi un danno erariale: dal loro punto di vista l’amministra­zione comunale doveva affidare l’incarico all’avvocatura interna e in caso questo non fosse stato possibile si sarebbe dovuto passare all’Avvocatura dello Stato. Per questo motivo la Procura della Corte dei Conti chiede in prima istanza all’avvocato del Comune che selezionò il profession­ista esterno e per importi minori al segretario comunale, al sindaco Francesco

Sono fiducioso che verrà dimostrata la correttezz­a dell’operato

Valduga e agli assessori Cristina Azzolini, Giuseppe Graziola, Maurizio Tomazzoni, Mario Bortot, Carlo Plotegher e Ivo Chiesa la restituzio­ne della parcella di 24.805 euro emessa e incassata dall’avvocato esterno.

Gli amministra­tori hanno già inviato le proprie controdedu­zioni: per la Procura della Corte dei Conti la lunga esperienza dell’avvocato del Comune di Rovereto doveva essere sufficient­e per gestire la causa. Ma per il Comune era invece proprio in virtù di questa che il dipendente si era reso conto della complessit­à della materia e della necessità di avere un esperto in materia successori­a. L’avvocato non aveva per altro proceduto con affido diretto, ma aveva pubblicato un avviso cui avevano risposto in più profession­isti. «Sono fiducioso — dice Valduga — che, come abbiamo provato a ricostruir­e nelle nostre controdedu­zioni, mostreremo la correttezz­a nostro operato».

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Piazza Podestà La facciata del Comune di Rovereto

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