Le frasi in dialetto di Fugatti diventano t-shirt
L’iniziativa di «Amanito». Ieri il governatore ne ha comprate due: «Ormai sono iconiche»
TRENTO Una maglietta per sorridere anche in questi tempi difficili, e per donare qualcosa a chi non potrà festeggiare il Natale in serenità. L’idea è di Eva Nicolodi, titolare del negozio di abbigliamento e accessori «Amanito» in via Cavour a Trento: «Da qualche mese abbiamo lanciato la nostra linea di magliette ironiche, con frasi e grafiche ad effetto — racconta —. Per sdrammatizzare un po’ i tempi difficili che stiamo vivendo io e la mia collega Chiara Bonadiman abbiamo deciso di stampare due modelli con l’immagine del presidente della Provincia Maurizio Fugatti e due frasi in dialetto pronunciate durante le dirette quotidiane del primo lockdown». Detto, fatto. La foto di Fugatti con le due espressioni rivolte in particolare alla popolazione più anziana «No se va nel volt del vizin de casa a bever en bianco…no!» e «No se va tre volte al dì en botega…no!» campeggiano bianco su nero su due t-shirt iconiche e un po’ da collezione. «Pur nell’ironia del progetto, temevamo che il presidente potesse offendersi» confida Eva Nicolodi.
Tutt’altro: non appena Fugatti è venuto a sapere dell’iniziativa ha colto il lato ironico del progetto e si è presentato in negozio per prendere le due magliette, personalizzate per l’occasione con l’hashtag #ThePresident, e ordinarne altre due per i figli. «Quelle due frasi sono diventate iconiche, se le ricordano tutti — ha commentato divertito —. Le ho pronunciate nel corso di una conferenza stampa di marzo dopo aver ricevuto moltissime segnalazioni di persone che cercavano di sfuggire o aggirare i regolamenti in vigore questa primavera. Parlare in dialetto non era una cosa programmata: mi è venuto naturale, anche se a molti non piace che un presidente parli in dialetto credo che in quel momento fosse un buon modo per rivolgersi direttamente a un certo target di persone».
Per far sì che le magliette del presidente non facessero bene solo all’umore ma anche alla situazione di tante persone che quest’anno, a causa della crisi, non potranno permettersi i regali di Natale con serenità, Eva Nicolodi ha ideato un’ulteriore iniziativa: acquistando la maglietta di Fugatti al prezzo di 25 euro l’una si potrà decidere pagare l’intera cifra al negozio oppure pagare 15 euro per la maglietta e i restanti 10 metterli a disposizione di un fondo per il «regalo in sospeso». «Gli scontrini delle donazioni verranno battuti separatamente, firmati dall’acquirente e affissi in bacheca — spiega la titolare —. Quando la cifra sarà consistente procederemo a utilizzarla per dei “doni sospesi” a chi non può permetterseli. Già in questi giorni abbiamo preso contatti con il Villaggio del Fanciullo». I primi due scontrini, firmati dal presidente Fugatti, fanno già bella mostra di sé in negozio.