Mascherina all’aperto, revocato l’obbligo Tornano i giornali al bar
Calano i decessi, ma crescono le rianimazioni
Niente più mascherina obbligatoria all’aperto (anche se rimarrà l’obbligo di averla con sé e indossarla quando non sarà possibile mantenere la distanza di sicurezza dagli altri). E niente più spesa da soli e sport lontano dai centri abitati. Da oggi le limitazioni ulteriori rispetto alla zona gialla, introdotte dal governatore Maurizio Fugatti il 14 novembre scorso, vengono eliminate. Di fatto, il Trentino sarà «semplicemente» zona gialla, senza restrizioni aggiuntive. «Ma questo non corrisponde a un liberi tutti» avverte Fugatti, che ieri ha firmato l’ordinanza che toglie le restrizioni adottate a novembre. Nel dettaglio, oltre alla mascherina, allo sport e alla spesa, dal fine settimana potranno riaprire anche le attività commerciali rimaste chiuse nei weekend di novembre. Ancora: viene eliminato il divieto di consumare alimenti e cibi in strada, così come vengatti, gono tolte le limitazioni previste per i mercati all’aperto. Tirano un sospiro di sollievo anche i pubblici esercizi, che potranno ripristinare i buffet e potranno somministrare cibi e bevande dopo le 15 anche a clienti non seduti al tavolo. Scompare il limite di un’ora e mezza di permanenza all’interno di bar e ristoranti dove tornano i giornali, le riviste e i menu cartacei. Infine, vengono meno le restrizioni imposte nei luoghi di culto.
Un’ordinanza, quella di Fuche arriva a poche ore dalla firma del nuovo dpcm, prevista per oggi: questa mattina i ministri incontreranno per l’ultima volta i governatori, per presentare loro il testo definitivo e avere un parere. Secondo le indiscrezioni, il premier dovrebbe confermare il coprifuoco e la chiusura serale di bar e ristoranti, allargando invece l’orario di negozi e centri commerciali fino alle 21 per permettere lo shopping natalizio senza assembramenti. Non dovrebbe essere consentito lo spostamento tra regioni, se non per andare a trovare genitori anziani soli. E — novità dell’ultima ora — a Natale, Santo Stefano e Capodanno dovrebbe essere vietato anche lo spostamento tra Comuni. Con un’ulteriore restrizione: negli alberghi il veglione di Capodanno sarà con servizio in camera. «Noi la nostra posizione l’abbiamo ribadita più volte» spiega il presidente della Provincia, che come l’assessore Roberto Failoni insiste sulla necessità di certezze per il mondo del turismo invernale. Guardando con preoccupazione all’Austria («Oggi apre solo ai residenti, domani chissà») e con scetticismo alla legge della Valle d’Aosta per riaprire tutto: «Il rischio è di un’impugnativa del governo».
Intanto, sul fronte dei contagi, ieri sono stati 278 i nuovi casi registrati (su 3.705 tamponi), 106 dei quali di over 70. Tre i decessi (in calo fortunatamente) e 459 i ricoveri, con un aumento delle terapie intensive (ora sono 47). Buone notizie per il vaccino: nel fine settimana arriveranno le celle frigo in grado di conservare le dosi a meno 75 gradi.