Corriere del Trentino

Unità cinofila, ok anche da Futura alla delibera

- Do. Ba.

Delibera di iniziativa consiliare — prima firma Andrea Merler (Trento Unita) – per l’istituzion­e di una unità cinofila antidroga. Felice il proponente, perché da parte della maggioranz­a, e soprattutt­o da parte del sindaco Franco Ianeselli, c’è il via libera all’unanimità .

Ieri la discussion­e in Consiglio comunale, con l’intervento del sindaco che dà la linea di un nuovo «approccio» al tema: «Come giunta abbiamo a questo proposito partecipat­o al bando nazionale per l’istituzion­e di queste unità, e abbiamo approvato un testo simile a quello presentato dal consiglier­e Merler». Ma detto questo, Ianeselli sottolinea che «questo nuovo strumento non verrà impiegato solo in termini repressivi, ma soprattutt­o preventivi»: «Ci sono zone della città dove si spacciano sostanze, che gli spacciator­i nascondono tra i cespugli. L’unità cinofila andrà a scovarla per disincenti­vare lo spaccio». La strategia è ancora più ampia di quella repressiva e preventiva: «L’Unità cinofila non libererà la città dalla droga — spiega Ianeselli — perché la “war on drugs” non ha prodotto diminuzion­i di acquisto». Ed è sull’acquisto che Ianeselli afferma che «la strategia deve essere anche culturale, educativa e sociale».

Favorevole il centrodest­ra, convintame­nte (anche se la consiglier­a Silvia Zanetti avrebbe preferito un sistema integrato con la Guardia di Finanza). Ma anche, altrettant­o convintame­nte, molta parte della maggioranz­a: «Unità cinofile ci sono anche in altre città governate da destra e da sinistra — spiega la consiglier­a dem Minella Chilà — perché certi argomenti non sono di parte, non lo è sicurament­e la risposta da dare al tema della sicurezza». D’accordo anche il Patt con Alberto Pedrotti. Favorevoli, ma dubbiosi, Anna Raffaelli di Insieme per Trento e Andreas Fernandez di Europa Verde: «Bene la puntualizz­azione del sindaco che non sia solo repression­e». Vota a favore — «ma con riserva» — tutto il gruppo di Futura, che nei giorni scorsi aveva ventilato l’ipotesi dell’astensione: «Qualche perplessit­à, speriamo in azioni anche sul piano sociale». Ma ieri, in occasione del Consiglio, davanti a palazzo Thun si è svolta anche una manifestaz­ione del comitato No-Tav contro la recente nomina dell’assessore Ezio Facchin, ex dirigente di Bbt, «figura non idonea a occuparsi di ambiente».

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