Babbo Natale? Vive in Alto Adige
Qui tutti i ciak del nuovo film di Genovese. Fra Dobbiaco, Val Pusteria e Varna
Ese Santa Claus vivesse, insieme ai suoi elfi, proprio in Alto Adige? Una risposta affermativa, ammantata dalla magia delle Feste, la vuole dare il film 10
giorni con Babbo Natale, girato in gran parte tra Dobbiaco e Braies, che da oggi è disponibile in esclusiva sulla piattaforma Prime Video. Il film di Alessandro Genovesi sarebbe dovuto uscire nei cinema il 16 dicembre ma il prolungarsi della chiusura delle sale ha fatto sì che la produzione di Colorado Film, realizzata in collaborazione con Medusa Film, optasse per un’uscita anticipata sulla piattaforma streaming firmata Amazon.
Nella commedia, realizzata con il sostegno di Idm Film Fund Südtirol, non solo l’Alto Adige presenta sé stesso ma, complici le restrizioni dovute all’emergenza sanitaria, è capace di «recitare» il ruolo di Austria, Germania, Danimarca e perfino della Lapponia.
10 giorni con Babbo Natale, diretto da Alessandro Genovesi, è il sequel di 10 giorni senza mamma, film che, nel 2019, è rimasto per tre settimane al primo posto del box office nazionale. La commedia natalizia riprende la storia che si era chiusa con il primo episodio. La mamma Giulia (Valentina Lodovini) lavora lasciando a papà Carlo ( Fabio De Luigi) il compito di gestire casa e i tre figli: l’adolescente Camilla (Angelica Elli), il più giovane Tito (Matteo Castellucci) e la piccola Bianca (Bianca Usai). Tra Carlo, alla ricerca di un impiego, e Giulia, fuori casa per lavoro tutto il giorno, la tensione rischia di raggiungere il punto di non ritorno, tanto più che la mamma accetta un importante colloquio, a Stoccolma, il 24 dicembre. Nel tentativo di salvare la situazione, Carlo recupera il vecchio camper, e, famiglia a bordo decide di partire per la Svezia per passare il Natale con i propri cari. Da Roma a Stoccolma il viaggio è lungo e lo diventerà ancora di più quando investiranno Babbo Natale (Diego Abatantuono).
E qui entra in gioco l’Alto Adige. «Una delle location scelte dalla produzione è stato il lago di Dobbiaco che, però, non è l’unico scorcio altoatesino che ha fatto da sfondo al film — spiega Vera Leonardelli, direttrice del dipartimento Business Development di IDM — la produzione, con l’aiuto della location manager altoatesina Debora Scaperrotta con la quale Colorado Film ha collaborato anche su altri progetti, ha costruito i propri set a Varna e in diverse zone della Val Pusteria: le giornate di ripresa si sono alternate ad esempio tra Villabassa, i boschi e le strade tra Dobbiaco e Carbonin, una chiesetta privata sul lago di Braies e il castello di Monguelfo».
Le riprese della commedia si sono tenute lo scorso inverno per «restituire un po’ di realismo ad una commedia natalizia che affronta un tema fantastico», sottolinea l’ad di Colorado Film, Alessandro Usai. E la bellezza dei luoghi coperti di neve è servita non solo per raccontare l’Alto Adige ma tanti altri Paesi del Nord Europa, lo si deve, giocoforza, alle restrizioni dovute alla pandemia. «Il piano di lavorazione prevedeva dei giorni di ripresa in Finlandia ma le limitazioni imposte dalla crisi sanitaria hanno reso complicati gli spostamenti della produzione. Il nostro territorio ha dimostrato la sua adattabilità — continua Vera Leonardelli — oltre a rappresentare sé stesso e l’Austria si è anche trasformato in altri territori Nord europei. Da noi sono state girate scene ambientate su una strada romantica nella Foresta Nera, in una stazione di servizio danese, in un bosco finlandese e nella casa di Babbo Natale in Lapponia».
In un certo modo a salvare il Natale, o almeno uno dei film di punta del 2020, è stato proprio l’Alto Adige . «Alcune scene di 10
giorni con Babbo Natale sono state girate nella stazione di servizio Lanz, a Varna — precisa Vera Leonardelli — il proprietario della location ha deciso di non richiedere la quota che gli sarebbe spettata per l’affitto a fronte della visibilità data dal film al luogo e al suo logo, assolutamente visibile e riconoscibile all’interno del film. Si tratta di una sorta di “location placement”».
Metamorfosi
Oltre a rappresentare se stesso e l’Austria il nostro territorio si è anche trasformato in Nord Europa