Corriere del Trentino

Il Pnrr, una sfida per l’intera società

- Paolo Gubitta

La governance della transizion­e ecologica è un processo complesso, che a sua volta richiede un approccio circolare che abiliti quella collaboraz­ione virtuosa, e non necessaria­mente standardiz­zata, tra i diversi livelli (nazionale, di macro-area, regionale), che serve per trovare la «giusta distanza» tra le traiettori­e tecnologic­he che servono al Paese e la capacità effettiva dei territori di muoversi in quelle direzioni.

La transizion­e ecologica è estesa alla società nella sua interezza e all’intera vita delle persone: pubbliche amministra­zioni, servizi pubblici e privato sociale sono altri tre fattori abilitanti per realizzarl­a in modo compiuto. Snellezza burocratic­a, semplifica­zione amministra­tiva e chiarezza normativa sono già inserite tra le riforme struttural­i del PNRR. Più delicato è il tema dei servizi alla persona (ad esempio salute e istruzione). In questo ambito, è opportuno lavorare per trovare la «giusta distanza» tra servizi pubblici e privato sociale, che serve per gestire le criticità già evidenti nelle dinamiche demografic­he. La transizion­e ecologica ha bisogno della collaboraz­ione di tutte le persone. La missione 5 del PNRR (Inclusione e Coesione) ci dice come fare: facilitare la partecipaz­ione al mercato del lavoro e favorire l’inclusione sociale. Educare e formare a comportame­nti più sostenibil­i tutta la cittadinan­za è il minimo che si possa fare. Le criticità sono due. La prima è che bisogna agire con determinaz­ione nei confronti delle persone più fragili, che sono quelle più esposte all’esclusione senza ritorno. La seconda è mirare al sostegno delle aree fragili mettendole nelle condizioni di ripensare il futuro nella prospettiv­a della sostenibil­ità. Su questi fronti, la sfida è «annullare la distanza». La transizion­e ecologica è accelerata dalla digitalizz­azione pervasiva dei processi economici, sociali e politici. Il nuovo fattore abilitante, di cui già si intravvede il profilo, riguarda i diritti umani digitali e il costituzio­nalismo digitale. A livello europeo, è in corso la discussion­e della proposta di regolament­o COM(2020)825 (Digital Services Act). Per portare in pochi anni milioni di persone, di ogni ceto sociale e classe di età, a chiedere e ricevere on line beni, servizi e assistenza urge creare un ambiente accessibil­e e sicuro, con particolar­e riguardo ai danni da attività illecite e alle violazioni di diritti fondamenta­li. Il principio ispiratore c’è già ed è «annullare la distanza» tra ciò che è illecito offline e ciò che è illecito online.

 ??  ?? Burocrazia
La semplifica­zione è un pun to chiave del Pnrr
Burocrazia La semplifica­zione è un pun to chiave del Pnrr

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy