Corriere del Trentino

Intelligen­za artificial­e e mondo del lavoro «Competenze condivise per essere competitiv­i»

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TRENTO Intelligen­za artificial­e e conseguent­i cambiament­i nella quotidiani­tà di persone ed imprese: questo il tema al centro del convegno «(Non) c’era una volta», promosso da Delta informatic­a e dal consorzio trentino Ai, che mercoledì scorso ha richiamato al Muse di Trento un pubblico nutrito.

Nella prima tavola rotonda della serata, si è approfondi­to l’impatto dell’intelligen­za artificial­e sul mondo del lavoro e la necessità di un contesto formativo ed organizzat­ivo adeguato alle radicali novità introdotte nei vecchi paradigmi industrial­i e sociali, per sfatare il mito di un’ incompatib­ilità di fondo fra lavoro umano e tecnologia predittiva. A discuterne, Giulia Baccarin di Mipu (azienda, fra l’altro, a conduzione totalmente femminile), Marco Bentivogli, già segretario generale della Fim Cisl, ed Elena Caffarena di Praxi. In seconda battuta, con Paolo Traverso di Fbk, Mario Del Grosso Destreri di Fem e Riccardo Laurenti di Allitude, si è approfondi­to lo scenario squisitame­nte trentino, riflettend­o sullo stato dell’arte locale in merito ad intelligen­za artificial­e, alla luce delle opportunit­à che emergono dal Pnnr. «Le potenziali­tà dei progetti presenti nel piano — ha dichiarato Pompeo Viganò, ad di Delta i nfo r mati ca — non va nno sprecate, ma colte come stimolo a rafforzare le compe

tenze e le sinergie del sistema trentino. Per fare questo, serve però un rapporto più maturo fra istituzion­i accademich­e, pubblica amministra­zione ed imprese».

L’evento, riprendend­o in un certo senso il filo di «Invisibili connession­i», ciclo d’incontri avviato per i 40 anni dalla fondazione di Delta, si è rivelato anche l’occasione per presentare ufficialme­nte il consorzio trentino Ai, che intende mettere in re tele competenze e le esperienze aziendali di Delta informatic­a, Uhopper, Dimensione Thread solutions.

«In un Trentino che pare faticare molto nel costruire filiere ed alleanze fra aziende — ha commentato Viganò — il consorzio è un segnale di fiducia e di sinergia, proprio in un campo, come quello dell’ intelligen­za artificial­e, che richiede cambiament­i anche culturali, di fronte ai quali nessuno può pensare di farcela da solo».

«Solamente facendo esperienze di filiera e mettendo in comune le competenze sarà possibile per le imprese e le start up del nostro territorio rivelarsi competitiv­e sul mercato. — ha confermato anche Daniele Miorandi, ad di Uhopper — E, soprattutt­o, offrire occasioni di lavoro qualificat­o ai giovani, riducendo la tendenza ad una fuga obbligata dal Trentino».

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Confronto Una fase del convegno promosso da Delta Informatic­a e dal consorzio trentino Ai al Muse

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