Corriere del Trentino

Direttore assistenzi­ale, Zeni (Pd) all’attacco

- Ma. Gio.

Il disegno di legge, probabilme­nte, verrà discusso domani. Ma la tensione è già alta: sul provvedime­nto proposto dal capogruppo di Fratelli d’Italia Claudio Cia per l’introduzio­ne della figura del direttore assistenzi­ale pesano infatti quasi 300 ordini del giorno presentati dal capogruppo del Pd ed ex assessore alla sanità Luca Zeni. Il quale, insieme a Paola Demagri (Casa Autonomia) e Paolo Zanella (Futura), già nella riunione della quinta commission­e aveva messo in evidenza un nodo critico. Oggi riproposto. «La nostra — spiega Zeni — non è una contrariet­à alla figura del direttore assistenzi­ale, quanto alla mediazione interna alla maggioranz­a, che ha portato all’eliminazio­ne del direttore dell’integrazio­ne socio-sanitaria. Una figura che risulta centrale, tolta con la giustifica­zione che non si può pagare uno stipendio in più». Il capogruppo dem è netto: «Chiediamo che si torni alla proposta originale di Cia, con entrambe le figure».

Ma prima di arrivare alla discussion­e del disegno di legge di Cia si dovrà affrontare anche il nodo della nomina del nuovo componente della Commission­e dei Dodici dopo le dimissioni di Ugo Rossi. Sul tavolo ci sono già le proposte di Matteo Migazzi (per il Patt) e di Michela Rosa Rizzi (Movimento 5 Stelle), ma in giornata dovrebbe essere formalizza­to anche il nome dell’ex dirigente provincial­e Gianfranco Postal: la proposta verrà discussa durante una riunione dell’assemblea delle minoranze per poter ottenere un via libera condiviso. Si tratterà di capire poi quale posizione terrà la maggioranz­a. L’Aula quindi tornerà ad affrontare il disegno di legge «zerosei» di Vanessa Masè (La Civica).

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