Corriere del Trentino

«Da noi persino gli over 80»

- Lo. Past.

Per i negozi di tatuaggi di tutta Italia è un momento d’oro. Sempre più persone marchiano con ago e inchiostro la loro pelle. Lo fanno anche a Trento, dove molti si rivolgono allo Studio Vertigo di viale Verona. «Dall’estate 2020 a oggi le vendite sono sempre andate in crescendo — dice convinta la shop assistant Verena Zardini — Da noi le persone vengono anche per fare dei piercing, sono sempre soddisfatt­e». E non ci sono solo i giovani, che sono inevitabil­mente in prevalenza: «L’anno scorso abbiamo tatuato anche un paio di anziani tra gli 80 e gli 85 anni — prosegue — e contiamo anche tanti clienti nella fascia d’età 40-45».

Merito di una moda sbocciata oramai 10 anni fa e che si sta facendo sempre più largo: «Prima c’era lo stereotipo che se avevi un tatuaggio non potevi svolgere mestieri importanti, tipo il banchiere — dice ancora la shop assistant — oggi in svariati ambiti non è più così. Si accetta che una persona abbia un tattoo, sebbene sia necessario coprirlo se fatto in alcune parti ben visibili come braccia o mani».

In totale, nello Studio Vertigo, «vengono realizzati circa 100 tatuaggi e 90 piercing al mese — dice ancora Zardini — Sotto Covid ricevevamo già diverse persone, ma i numeri erano inevitabil­mente più bassi: un 20-30% in meno». In sei giorni di lavoro settimanal­i, da lunedì al sabato dalle 14 alle 19, «realizziam­o tra uno e quattro tatuaggi, in base alla dimensione, oltre a 15 piercing — conclude — Il lavoro qui non manca mai». Per guadagni così del tutto soddisface­nti.

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Al lavoro Un tatuatore in azione

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