Affitti «fantasma», sette denunciati
C’è l’annuncio, ma non la casa per le vacanze. I carabinieri di Campiglio e Carisolo identificano i responsabili
Sette persone identificate dai carabinieri in circa due mesi, una quindicina di episodi per cui è stata sporta denuncia solo nel periodo compreso tra Natale e Capodanno, una quantità imprecisata di annunci fasulli oscurati dall’Arma per evitare che continuassero ad attirare nella loro rete ignari vacanzieri.
Le truffe delle case vacanze continuano a essere protagoniste della cronaca trentina: se nei primi giorni dell’anno erano emersi i numeri del fenomeno così come li raccontavano le vittime presentandosi in casera, ora la palla è passata ai militari che hanno spiegato di aver già denunciato sette presunti responsabili.
I controlli sono stati portati avanti dai carabinieri di Madonna di Campiglio e Carisolo, coordinati dal comando di Riva del Garda, che hanno esteso le loro verifiche dai classici siti dedicati fino ai comuni social network: le proposte infatti si moltiplicano su ogni canale, basta una fotografia accattivante di un appartamento, un prezzo a notte fin troppo f a vo re vo l e , una manciata di informazioni in più per dare un’impressione di concretezza. Dopo il primo contatto, però, il proprietario suggerisce di concludere l’affare privatamente, anche in quei casi in cui l’annuncio era stato pubblicato in un portale certificato: la leva è quella del risparmio, senza la provvigione da versare a Booking, Airbnb o Subito si può strappare un prezzo ancora più conveniente. Peccato che, dopo il versamento di una caparra, l’inserzionista scompaia nel nulla. Traendo spunto dai numeri di telefono e incrociando i dati a livello nazionale, i carabinieri sono però riusciti a identificare i presunti responsabili. Attraverso accertamenti bancari, sono stati ritracciati anche i singoli movimenti sui conti correnti in cui erano confluiti i bonifici.