Mooney la scintilla che ha riacceso l’Aquila
La vittoria di Varese ha chiuso la crisi e difeso il posto playoff. Domani c’è l’Aris
Buona la prima per Matt Mooney, il nuovo acquisto che ha dato una scossa all’Aquila e interrotto la crisi che aveva portato otto sconfitte in nove gare di cui cinque consecutive in campionato. Per la guardia statunitense nella vittoria su Varese sono arrivati 17 punti in 20 minuti con 7/10 dal campo (2/3 da tre) ma anche 2 rimbalzi e un assist. È stato lui il migliore marcatore bianconero della sfida che ha permesso di difendere l’ottavo posto in classifica con vista playoff e ridare vitalità a una squadra apparsa troppo spesso in affanno nelle ultime settimane.
Mooney è stato importante ma non ha agito da solo ed è questa la notizia più importante perché grazie al suo innesto la Dolomiti Energia ha portato per la prima volta in stagione ben sei uomini in doppia cifra: oltre al debuttante prelevato giovedì dal Samsunspor hanno superato quota 10 punti anche Prentiss Hubb, Kamar Baldwin, Toto Forray, Paul Biligha, Andrejs Grazulis. Sembra essersi riacceso l’interruttore del collettivo, come testimonia il dato della valutazione di squadra pari a 115. Trento non superava quota 100 dalla sfida contro
Napoli del 23 dicembre e nel filotto di sconfitte viaggiava a 65,6 di media.
È troppo presto per esultare ma si è concesso almeno un sorriso il tecnico Paolo Galbiati: «Abbiamo vinto la partita trovando la voglia di sporcarci le mani, in particolare in difesa. Ora dobbiamo andare avanti, non può essere una singola partita a guarirci in questo momento della stagione quindi bisogna continuare a crescere e migliorare ». L’Aquila soffre ancora sotto canestro visto che ha perso un’altra battaglia (a rimbalzo è finita 41-45 per Varese) ed è la decima nelle ultime undici partite mah a dimostrato un’ inedita concentrazione nella gestione dei possessi. Il conto delle palle perse si è fermato a quota 6 ed è il migliore dell’anno dopo nove partite in cui si viaggiava a 13,7.
Sono tutti segnali di vita come il 40% al tiro dalla lunga distanza che non veniva toccato da fine dicembre o ancora i 90 punti segnati dopo dieci partite vissute collezionandone 74,5 in media. Non è solo nei numeri che deve trovare conforto Trento ma soprattutto nella capacità di reggere l’urto di un avversario che ha condotto per tutto il primo quarto e rimesso la testa avanti anche all’inizio ultimo periodo. I bianconeri però non hanno perso la presa sul timone e devono ripartire da questa solidità mentale.
Domani serviranno conferme nell’ultima gara di stagione regolare di Eurocup sul campo dell’Aris Salonicco (si gioca alle 19), a prescindere dalle poche possibilità di agguantare in extremis l’accesso ai playoff. Ora per l’Aquila è vietato fare un passo indietro.
Il gruppo Contro Varese sei giocatori hanno chiuso in doppia cifra