In Trentino 2373 persone soffrono di epilessia
L’epilesssia è una condizione neurologica cronica caratterizzata da una persistente predisposizione del cervello a generare crisi epilettiche e a ripeterle nel tempo. In Trentino sono 2.737 le persone che soffrono di epilessia, mentre in Italia sono 500-600mila. I dati sono stati diffusi dall’azienda sanitaria in occasione della giornata internazionale dell’epilessia che si è celebrata ieri. Si stima che circa il 4-5% della popolazione nel corso della vita abbia avuto almeno una crisi senza tuttavia sviluppare la malattia. Le crisi epilettiche sono caratterizzate da segni e sintomi improvvisi, in genere di breve durata e sono espressione di un’alterata funzionalità elettrica dei neuroni corticali. La crisi di per sé, anche quando convulsiva ma di durata inferiore ai cinque minuti, non causa danni cerebrali che possono invece derivare dal rischio di traumi in relazione alla imprevedibilità della crisi stessa.
Le cause dell’epilessia sono molteplici e variano in funzione all’età. In età pediatrica la malattia è spesso di origine genetica, dovuta a malformazioni o di origine metabolica, mentre nell’adulto e nell’anziano sono più frequenti cause dovute a lesioni cerebrali di varia natura (vascolare, tumorale, infettiva o traumatica). Il riconoscimento della causa della patologie è di fondamentale importanza nella definizione della prognosi e nella scelta della cura farmacologica. Nel 70% dei casi circa è possibile arrivare all’interruzione delle terapie che controllano le crisi. In Trentino i pazienti epilettici vengono seguiti dalla neuropsichiatria infantile del Santa Chiara e dall’Unità operativa multizonale di neurologia, ma da un anno è attivo anche un «ambulatorio di transizione». Sabato 24 febbraio i medici dell’azienda sanitaria incontreranno i cittadini dalla 9.30 alle 13 presso la Fondazione Caritro a Trento.