Corriere del Trentino

Aquila al bivio decisivo dell’anno Ritrovarsi o chiudere tra i rimpianti

Troppi alti e bassi in stagione, la squadra di Galbiati deve accelerare se vuole i playoff

- Di Marco Vigarani

L’Aquila è arrivata al bivio decisivo della stagione. Ritrovarsi per centrare i playoff e onorare al meglio il decimo anno di massima serie oppure inabissars­i fra i rimpianti. Alle spalle della truppa di Paolo Galbiati ci sono già 39 gare disputate in 137 giorni, una cavalcata senza sosta fra campionato ed Eurocup che finalmente è giunta al termine.

Il prossimo impegno è previsto per il primo fine settimana di marzo quindi i bianconeri avranno due settimane per riposare, riscoprire la giusta determinaz­ione in palestra e affrontare le restanti dieci partite della stagione regolare con un piglio molto diverso da quello degli ultimi due mesi. La stanchezza è innegabile ma non deve essere un alibi per una squadra che recentemen­te si è dimostrata carente più sul piano mentale che fisico, pronta a disgregars­i di fronte alla prima difficoltà.

Finora abbiamo visto tre volti differenti della Dolomiti Energia. Nelle prime dodici gare è andata in campo una Trento fresca e vitale, capace di ottenere otto successi e solo due sconfitte pesanti (contro avversari nettamente superiori come Virtus e Gran

Canaria). Era una squadra che produceva 84,2 punti di media e ne subiva altrettant­i, che soffriva a rimbalzo ma riusciva a reggere l’urto (36,3 catturati e 37,3 concessi) ed è stata in grado di assorbire senza troppi affanni l’infortunio di Baldwin.

A novembre c’è stata la prima svolta, non casualment­e nel periodo in cui è venuta a mancare la tradiziona­le sosta del campionato per gli impegni delle Nazionali che in genere lasciava spazio per rifiatare. Quest’anno si è giocato a oltranza e nelle quattordic­i sfide disputate fino a Natale sono arrivate sette sconfitte e altrettant­e vittorie, l’attacco ha perso qualche giro (82,5) co mpensato da l migl i o r a - mento della difesa ( 81, 4) e una mira migliore dall’area ha sopperito agli errori da lontano. L’Aquila ha così superato il doppio infortunio delle ali Alviti e Stephens, compattand­osi per firmare successi importanti come quello su Venezia e Gran Canaria, limitando alla sola disfatta interna contro Cluj (60-98 il risultato) il conto delle gare da dimenticar­e.

Perso però Hubb per un problema fisico a fine dicembre, è arrivato il crollo verticale: negli ultimi undici incontri sono state nove le sconfitte di cui cinque con un passivo superiore ai 19 punti. L’attacco è sprofondat­o a 75 punti realizzati a partita contro gli 85,7 concessi agli avversari che hanno puntualmen­te banchettat­o anche a rimbalzo catturando 39,2 palloni contro i 32,7 strappati da Trento. È una crisi profonda a cui porre rimedio in palestra e magari anche cercando un innesto sul mercato (l’ala bolognese Tomas Woldetensa­e da Varese?). Al ritorno in campo vedremo la quarta versione stagionale dell’Aquila, quella che indirizzer­à il senso dell’intera annata.

Mancano dieci partite Due settimane di pausa per tornare brillanti per le ultime dieci gare di stagione

 ?? (Ciamillo) ?? In difficoltà L’Aquila è stata sconfitta da Milano nei quarti ed è stata subito eliminata dalla Coppa Italia
(Ciamillo) In difficoltà L’Aquila è stata sconfitta da Milano nei quarti ed è stata subito eliminata dalla Coppa Italia

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy