«Medici specializzandi anche nelle Rsa»
Vallagarina, la proposta di Upipa. «Riprogrammare i posti a pagamento»
La crisi dei medici si ripercuote anche sulle Rsa, un tema stringente per tutte le realtà del territorio, ma soprattutto per la Vallagarina, per questo Upipa insiste sulla necessità di poter aprire le aziende pubbliche di s er v i z i al l a persona (Apsp) anche ai medici specializzandi.
Una richiesta che era già stata inserita in un documento elaborato a marzo dello scorso anno. Upipa ora chiede l’apertura di un tavolo con la Provincia: «L’accesso dei medici specializzandi — commenta la presidente Michela Chiogna — è un’opportunità che si può aprire facilmente». Poi allarga la riflessione alla valorizzazione dei percorsi professionali e alla formazione anche per altre figure centrali dell’assistenza come gli operatori socio sanitari (Oss) e gli infermieri. «Su Oss e infermieri serve intervenire anche sul contratto visto che quello dell’azienda sanitaria al momento è più attrattivo, nonostante i miglioramenti apportati nell’ultimo anno», ha insistito Chiogna al termine terzo degli otto incontri organizzati sul territorio che questa volta ha coinvolto la Vallagarina.
Per quanto riguarda invece la parametrazione delle quote a carico delle famiglie secondo l’Icef, la presidente di Upipa spiega che «si tratta di un argomento più volte dibattuto e certamente di non facile declinazione tecnica: in un contesto di riforma complessiva del sistema, che guarda ai prossimi vent’anni, va affrontato e risolto. In tal senso valutiamo con piacere l’interesse crescente in materia: abbiamo visto un intervento della Uil e una mozione in consiglio provinciale. Atto, quest’ultimo — continua la presidente — che ha il merito di portare in quella sede un argomento che ha ripreso attualità a seguito degli aumenti delle rette». Secondo Upipa sarà necessario però «individuare le soluzioni tecniche che consentano di lasciare invariate le risorse a disposizione delle Apsp per i singoli posti letto, pur applicando questa parametrazione. Ne stiamo discutendo anche, ma non solo, negli incontri sul territorio».
Durante la seduta, infine, si è accennato alla necessità di una programmazione complessiva provinciale sui posti a pagamento. È stato proposto un ragionamento in merito ai posti disponibili ma non autorizzati dalla Provincia.
I prossimi incontri previsti per proseguire con il confronto con gli enti soci si terranno in Val di Fiemme e Fassa e Piana Rotaliana, valli di Non e Sole, Giudicarie e Rendena, Primiero e Tesino.