La ricetta di Fugatti: «Più investimenti e lavoro di squadra»
La crescita del Trentino sarà trainata dagli investimenti. E gli imprenditori della provincia accolgono la promessa della giunta tra i sorrisi. Ieri durante l’incontro di restituzione con il Coordinamento imprenditori, il presidente della Provincia Maurizio Fugatti ha presentato il programma che interesserà le categorie economiche: «Di fronte alle difficoltà dello scenario internazionale affrontate anche dalle nostre imprese, la volontà della giunta provinciale è continuare a sostenere gli investimenti pubblici e privati, nella convinzione che siano un volano per la crescita del Trentino e dell’autonomia». A conferma di questo orientamento del governo ci sarebbero il miliardo e mezzo di euro investito dalla Provincia nell’ultimo quinquennio, oltre alle risorse del Pnrr e a quelle statali per le olimpiadi: un “bottino” che Fugatti ha rievocato davanti al Coordinamento. «In questa direzione continueremo a lavorare anche nei prossimi cinque anni — ha proseguito — ma dobbiamo essere consapevoli che il sistema trentino si regge sul gioco di squadra di tutte le forze economiche, sociali, sindacali e del volontariato. Se riusciremo a rimanere attrattivi e a competere a livello globale, saremo in grado di produrre ricchezza e di redistribuirla attraverso il bilancio provinciale». Una chiamata all’unità, insomma, per risolvere le questioni più complesse: «In primis il tema della casa e della capacità degli stipendi trentini di essere competitivi» ha precisato Fugatti, che ha citato tra le priorità la riqualificazione degli alloggi sfitti di Itea e i progetti di housing sociale.
Dell’approccio della giunta si dicono «soddisfatti» gli imprenditori, che ieri hanno percepito una «apertura al dialogo sostanziale». Ma Mauro Paissan, presidente del Coordinamento provinciale, ha avvertito: «Abbiamo bisogno di un dialogo trasparente, diretto, con una visione che non sia limitata al breve termine ma che guardi al futuro del Trentino nei prossimi trent’anni». Per la visione a lungo termine invocata dalle categorie economiche trentine, non sarebbero però sufficienti gli interventi ordinari: «In passato la politica ha spesso mancato di coraggio — incalza Paissan — evitando di affrontare le questioni complesse per motivi di consenso. Ora è il momento di affrontare le difficoltà senza esitazioni, mettendo al centro dell’attenzione le questioni più spinose e agendo con coraggio e decisione per il bene comune».