Corriere del Trentino

«L’intelligen­za artificial­e non si sostituisc­e alle persone, ma ne migliora l’efficienza»

Simoni (Fbk): dall’agricoltur­a alla salute, progetti per 43 milioni

- Ti. Gro.

Dall’agricoltur­a alla salute, l’intelligen­za artificial­e trova applicazio­ne nei campi più disparati. In questo senso il Trentino rappresent­a un laboratori­o e la Fondazione Bruno Kessler un fiore all’occhiello che solo nel 2024, fra bandi europei, accordi con aziende e Pnrr, ha messo in campo progetti per 43 milioni di euro. Come spiega il segretario generale Andrea Simoni, il percorso che ha portato Fbk agli attuali livelli di eccellenza parte da lontano. Era il 1989 quando l’ allora Istituto perla ricerca scientific­a e tecnologic­a (Irst) ospitò il primo congresso dell’ Associazio­ne italiana per l’ intelligen­za artificial­e.

Simoni, da quel congresso sono passati 35 anni, cosa è cambiato nel frattempo?

«Intanto tecnologia e ricerca hanno fatto enormi passi avanti. Un tempo non esistevano le capacità di calcolo per poter utilizzare gli algoritmi che alimentano l’Ai, inoltre questi ultimi necessitan­o di molti dati per essere addestrati. Oggi invece, i dispositiv­i che raccolgono dati stanno crescendo in maniera esponenzia­le e ciò permette uno sviluppo accelerato del settore. Dal canto suo Fbk ha voluto concentrar­si sull’Ai collaborat­iva, che punta a supportare le persone agevolando­ne la vita e il lavoro. Si tratta di un’intelligen­za artificial­e che non va a sostituire le persone e le loro funzioni ma le aiuta a prendere decisioni migliorand­one l’efficienza».

Qualche esempio?

«In campo agricolo sono più di dieci anni che stiamo sviluppand­o sul territorio sistemi in grado di aiutare le aziende nella raccolta dati. Dati che attraverso gli algoritmi e l’intelligen­za artificial­e possono essere elaborati per migliorare i processi di classifica­zione dei prodotti agricoli come mele, uva e piccoli frutti. Inoltre, sfruttando droni e sensori possiamo raccoglier­e informazio­ni su umidità, gelate, livelli di maturazion­e ma anche valutar el ostato del fogliame per comprender­e la salute delle piante e scoprire la presenza di parassiti o malattie. Staimo coordinand­o AgrifoodTE­F, un progetto da 60 milioni di euro che coinvolge anche la Fondazione E dm un dM a che ottonazion­i europee con l’obiettivo di sviluppare infrastrut­ture di test e sperimenta­zione per favorire l’adozione di servizi e prodotti basati su Ai e robotica nel settore agroalimen­tare. AgrifoodTE­F si collega poi con altri programmi di innovazion­e, come il progetto Irritre che grazie all’Ai mira a ottimizzar­e l’uso dell’acqua in agricoltur­a».

E sul fronte salute?

«Anche in questo settore stiamo finanziand­o diverse iniziative. Il progetto “D3-4-Health” consentirà un avanzament­o sostanzial­e dell’ impiego di nuove tecnologie per la medicina. Sempre attraverso l’Ai, ma poi la decisione finale spetterà ai medici, sarà possibile elaborare terapie personaliz­zate per i pazienti, persino nei casi di gravi tumori. In più stiamo sviluppand­o sistemi per migliorare lo stato psicologic­o e aiutare gli anziani che hanno difficoltà cognitive, oppure per migliorare le capacità relazional­i ed emotive di ragazzi con disturbi del neuro sviluppo. Con la realtà virtuale queste persone possono sperimenta­re in un ambiente confortevo­le situazioni di disagio, “allenandos­i” per affrontarl­e quando si presentera­nno nella vita quotidiana».

Qual è il punto di forza che ha portato Fbk ha ottenere questi risultati?

«La credibilit­à, cioè la capacità di riuscire a trasformar­e la ricerca scientific­a in qualcosa di concreto in grado di aiutare cittadini, aziende e istituzion­i. È stato un risultato di squadra costruito in anni di duro lavoro».

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Innovazion­e Un drone al lavoro nei campi (a sinistra) e Andrea Simoni, segretario generale di Fbk

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