Itas carica a mille dopo la rimonta di Modena
Lavia: «Non ci arrendiamo mai». Domenica in casa il primo match point per la semifinale
Se mai ci fossero stati ancora dubbi sul fatto che l ’ I t as possa essere competitiva anche senza il suo regista Riccardo Sbertoli - fuori per l’infortunio al mignolo della mano sinistra - il successo in rimonta su Modena in gara 2 dei quarti playoff li ha definitivamente spazzati via. Non si vince mai per caso al PalaPanini, oltretutto ribaltando il risultato al tiebreak da 12-9 a 13-15, non si ritrova solo per fortuna la strada giusta dopo un set regalato agli avversari (il terzo, chiuso 25-15).
Sono imprese che si portano a termine solo se si è pronti ad andare oltre i problemi, a fare quadrato per risalire la china insieme senza affidarsi ai personalismi.
«Non era né facile né scontato rimontare dalla situazione di punteggio in cui ci siamo trovati nel terzo set e nel tiebreak – ha ammesso il tecnico Fabio Soli – ma ce l’abbiamo fatta. Dopo un buon avvio siamo andati in difficoltà esattamente come era accaduto al PalaPanini in regular season a dicembre ma stavolta abbiamo messo in campo un cuore davvero emozionante. Siamo riusciti a compattarci e a trovare le energie mentali per portare a casa una vittoria fondamentale. Serviva un’impresa non comune e l’abbiamo centrata».
Anche in una giornata complicata, Trento è riuscita a trovare certezze dai fondamentali che l’avevano premiata in gara 1: il servizio che ha prodotto 6 ace, il muro che ha messo a terra addirittura 16 punti e la ricezione che non ha sbandato chiudendo con il 51% di positiva e il 37% di perfetta. Ora l’Itas è al comando della serie per 2-0 e ha tre occasioni per volare in semifinale, la prima sarà domenica in casa. Anche Perugia e Monza si sono portate sul doppio vantaggio rispettivamente su Verona e Civitanova, la serie fra Piacenza e Milano invece è sull’1-1.
Avere espugnato in rimonta il PalaPanini è merito pure di Alessandro Acquarone, regista di riserva che sta dimo
strando valore tecnico e mentale nel tenere le redini del gioco anche in contesti che farebbero tremare le mani a tanti. «Non è stata una partita bellissima ma ha vinto chi ci ha creduto di più – ha detto il palleggiatore, facendo poi eccessiva professione di umiltà –. Personalmente non ho brillato ma ho avuto dei compagni di squadra eccezionali che nei momenti di difficoltà non hanno mai mollato e mi hanno aiutato».
Vinto il primo set con autorità, Trento ha smarrito certezze nel secondo dando il via alla r i s c o s s a e mil i a na che sembrava potere riportare in parità la serie ma l’istinto vincente dei campioni d’Italia ha r i a perto i gi ochi e f i r mato un’impresa che sarà utile anche sul piano psicologico, pur essendo costata un notevole sforzo fisico. Fra i protagonisti più continui, ha brillato Daniele Lavia che ha spiegato: «Non ci siamo mai arresi. Abbiamo vissuto una gara con tanti alti e bassi ma contraddistinta da grande cuore, fattore che ci ha permesso di portare a casa la vittoria«. Ora bisognerà capire quanto le fatiche di Modena influiranno sul rendimento della squadra che domani tornerà in campo al PalaTrento per la semifinale d’andata di Champions League contro Civitanova.
Il tecnico Soli «Abbiamo messo in campo un grande cuore, solo così potevamo rimontare»