Carica Sangalli: «Trento, l’obiettivo sono i playoff»
Il centrocampista: «Con Baldini siamo più organizzati, un giorno vorrei giocare nell’Inter»
Mente del centrocampo gialloblù, il 22enne Mattia Sangalli è arrivato a Trento nel gennaio 2023.
Sangalli, quattro vittorie nelle ultime sei. La squadra è tornata in forma?
«È un momento ottimo, ma già domenica contro l’Arzignano dovremo farci trovare pronti se vogliamo mantenere i playoff. Giochiamo contro una formazione in lotta per la salvezza come noi».
Cosa ha portato Baldini?
«Sicuramente siamo più organizzati, concentrati e meno frenetici nel cercare il gol, ragionando in impostazione anche contro le avversarie più chiuse, come con Pro Sesto e Alessandria. In più vuole una squadra più corta, compatta e concentrata. La linea di difesa oggi è molto alta e sicura, pronta a servire gli attaccanti nel modo migliore».
In tre occasioni su sei, Baldini le ha preferito Rada. Le ha pesato non giocare con la frequenza avuta con Tedino e Moll Moll?
«Rada ha caratteristiche differenti dalle mie, più veloce a verticalizzare in avanti mentre io cerco di ragionare di più. Da giocatore non fa mai piacere rimanere fuori, ma sono un professionista e sono pronto a dare tutto quando vengo chiamato. L’importante è la squadra».
È a Trento da un anno e mezzo: differenze tra la squadra attuale e quella della passata stagione?
«Sono arrivato a gennaio insieme ad altri, abbiamo trovato la giusta alchimia e inanellato sei risultati utili di fila, avendo giusto un calo fisico nel finale. Quest’anno molti sono rimasti e siamo partiti bene, poi ci sono stati alti e bassi. Ci è mancato un po’ di feeling col campo, che stiamo ritrovando».
Come passa il tempo libero?
«Seguo le lezioni all’Università telematica San Raffaele di Roma, sono al terzo anno di Scienze Motorie. Anche altri in squadra lo fanno come Russo, Brevi, Frosinini e Anastasia, che si laurea la prossima settimana. Nel tempo libero mi piace guardare in tv match di sport generali, concedermi qualche serie tv o leggere qualche libro, sempre di taglio sportivo».
Il sogno rimane quello di vestire la maglia dell’Inter?
«Sì, perché è la squadra che tifo sin da piccolo. Sono cresciuto nella giovanili e sogno un giorno giocare in A con loro. Tanto che mercoledì sera dopo l’eliminazione in Champions contro l’Atletico non sono riuscito a dormire».
❞ Momento ottimo, ma dobbiamo confermarci domenica contro l’Arizgnano
E gli idoli a cui si ispira?
«Calhanoglu e Rodri del Manchester City. In passato ho adorato De Rossi, Cambiasso e Pirlo, ma Andrea è inarrivabile per talento».
Mi ispiro a Calhanoglu e fin da bambino tifo Inter Che rabbia a Madrid
L’obiettivo di quest’anno sono i playoff?
«Senza dubbio, sarei disposto a giocare anche un mese in più per arrivare fino in fondo».