Corriere del Trentino

Max, Katy & C, le opere «Down Art Collection»

Apre il nuovo polo culturale Stazione Uno Gallery a Bolzano

- Silvia M.C. Senette

Frieda, Max, Laurin, Katharina, Lorenzo, Claudia e Maximilian. Sette ragazze e ragazzi con disabilità sono i protagonis­ti di «Down Art Collection», la prima mostra del nuovo spazio espositivo inaugurato ieri mattina a Bolzano: «Stazione Uno Gallery» (Via della Stazione 1). A un passo da piazza Walther, questo open space su due livelli di trecento metri quadri ospita una sequenza di immagini che immortalan­o i ragazzi della Sorriso Academy nel pieno della loro energia vitale espressa attraverso il teatro, la musica, l’arte, la poesia, i mandala e il cucito.

Quelle che la curatrice Barbara Brugnara descrive come Living Biographie­s sono storie di vita di persone comuni e speciali che dagli ampi pannelli espositivi si raccontano in un gioioso storytelli­ng, che coinvolge le loro famiglie, gli amici, i sogni.

«Mi chiamo Max e sono nato a Ho Chi Minh nel 2005 - si legge accanto a un sorriso contagioso -. Non so nodi molte parole, ma comunico nei modiche mi sono più consoni: sguardi e disegni. Disegno ovunque e quello che trasmetto su carta fa spesso intuire il mio stato d’animo. Amo il calcio e gioco come portiere negli Yankees Bolzano». Laurin ha 29 anni e la sua passione è scrivere testi: «Suono in una band e ho partecipat­o come sciatore alle Special Olympics Internazio­nali 2025». Claudia, 25 anni, si descrive come «entusiasta nella band Lampenfie ber, suono l’arpa e creare tessuti mi permette di esprimere la mi avena artistica». Katharina, invece, ama dipingere mandala: «Li porto ovunque, anche al mare».

Creare, lavorare, conoscere, condivider­e e socializza­re sono le finalità con cui, nel 2004 a Merano, l’associazio­ne Il Sorriso è stata fondata da alcune famiglie con figli e figlie con sindrome di Down. «Avere la sindrome di Down nel 2020 non è com’era nel 1970 - premette il presidente Simone Pantini -. Noi genitori abbiamo voluto affrontarl­a senza vergognarc­i, dando ai nostri figli tutti gli strumenti per essere felici, che sono gli stessi di ogni altro ragazzo e ragazza, avere amici, un lavoro e delle competenze. Sport, arte, musica, hobby: basi per l’autostima, con o senza disabilità».

Il luminoso spazio a vista di Stazione Uno Gallery rimarrà a disposizio­ne dell’associazio­ne per due anni con mostre a rotazione ed eventi tematici .« Con il primo di questi appuntamen­ti abbiamo voluto questo mondo speciale attraverso sequenze fotografic­he con al centro la maschera - spiega la curatrice Barbara Brugnara -, che nasconde la diversità per lo spazio di una messa in scena e genera autostima, modifica le espression­i dei ragazzi, prima perplessi e poi gratificat­i alla fine del percorso teatrale». Si congratula l’assessore comunale di Bolzano alle Politiche sociali Juri An dr iollo: «Que sto posto rappresent­a il meglio della capacità intelletti­va dell’ essere umano che, attraverso l’arte, supera i limiti e rende la città di Bolzano un luogo migliore».

Le storie

Ragazze e ragazzi della Sorriso Academy, in mostra immagini e la loro creatività

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