Rossini: «Grandi ricadute sul turismo» Failoni: «Si allunga la stagione estiva»
Una città consegnata per quattro giorni allo sport. Alle storie dei campioni. Alle passioni di chi le ascolterà. Con centinaia di atleti e dirigenti del settore che calamiteranno decine di migliaia di spettatori. I numeri misurano il successo, ma che il Festival dello Sport sia un momento «fuori da ogni ordinarietà» lo dimostra anche la tipologia dell’evento: «Nel mondo non esiste qualcosa del genere» sottolinea Maurizio Rossini, amministratore delegato di Trentino Marketing, la società che insieme a La Gazzetta dello Sport ha organizzato il Festival. «Per noi contribuire alla realizzazione di un evento di questa portata, è qualcosa di straordinario e ogni edizione diventa qualcosa di unico e irripetibile». E per Rossini non è un caso che il Festival sia nato a Trento: «I trentini hanno nel Dna la passione, che usano in tutto ciò che fanno. Solo la passione permette di fare cose uniche, come queste. Una passione mostrata anche nei confronti dello sport, che ha portato a porre il Trentino come meta turistica dove poterlo praticare in tutte le stagioni. Merito anche di politiche serie e durature nel tempo, che hanno dato credibilità». Riprende l’analisi Giovanni Battaiola, presidente della Srl trentina: «I festival si inseriscono perfettamente nell’ottica con cui il governo provinciale e, per suo mandato Trentino Marketing, sta pensando al mondo del turismo».
Fra Trento e il Festival dello Sport è stato «amore a prima vista» secondo Franco Ianeselli. Che, nell’anno della Trento capitale del volontariato, spiega: «Sarà l’occasione per celebrare certo la perfezione del gesto atletico, ma anche per ricordare l’impegno dei tanti volontari che consentono ai ragazzi di vivere lo sport da protagonisti, creando appartenenza e senso di comunità». Il sindaco di Trento legge quindi controluce, e
con qualche riserva, il titolo scelto per la settima edizione: «Ricordo le parole del velista Ruggero Tita che, fresco dell’oro alle olimpiadi di Tokyo, ha reso omaggio all’indispensabile esperienza del fallimento. Non bisogna sempre vincere per essere vincenti. Quello che conta è saper andare oltre l’insuccesso e lo sport, in fondo, insegna proprio questo». Chiamata poi direttamente in causa è la vicepresidente della Provincia, Francesca Gerosa, che detiene la delega allo sport: «Il Festival è un momento di connessione e di ispirazione, che unisce atleti, appassionati e comunità locali in un unico spirito di eccellenza e impegno». Un’operazione «cruciale», a detta dell’assessora, è quella di «coinvolgere i giovani»: «Sono loro il presente e il futuro dello sport, sono loro che porteranno avanti il testimone della passione e dell’impegno. Il Festival dello Sport sarà l’occasione per offrire loro opportunità uniche di crescita e di scoperta, motivandoli a perseguire i propri sogni e a sviluppare le proprie abilità».
Ma «estremamente positive» saranno anche le ricadute economiche in tutta la Provincia. Secondo l’assessore al turismo, Roberto Failoni, un’unità di misura sono i posti letto, «quasi impossibile da trovare durante il periodo degli eventi». E la quattro giorni di ottobre sarà decisiva, a quanto pare, nel processo di destagionalizzazione turistica: «In un periodo dell’anno che una volta era considerato molto debole, eventi come il Festival dello
Sport organizzati nei periodi delle cosiddette belle stagioni aumentano le presenze sia trentine che nazionali e internazionali». Con benefici su tutto il territorio. Con lo sport a fare da volano, infatti, «possono essere vissute anche le offerte culturali ed enogastronomiche di tutto il Trentino».
A questa analisi fanno eco le parole di Franco Aldo Bertagnolli, presidente Apt Trento, Monte Bondone, secondo cui «il Festival dello Sport è l’evento che maggiormente ha aiutato ad allungare la stagione estiva». Pieno sostegno anche dall’Università: «Creeremo le condizioni affinché i nostri 16.000 studenti possano partecipare a questa grande occasione» ha assicurato il rettore Flavio Deforian. Che non esclude la possibilità che prima o poi il Festival dello Sport possa entrare in qualche tesi di laurea. Descrive invece il valore dello sport Paola Mora, presidente del Coni del Trentino: «Lo sport ad ogni livello della piramide sportiva, dalla piccola associazione al comitato olimpico, è una componente imprescindibile per la nostra società. Sta diventando sempre più baricentrico».
Per Giorgio Fracalossi, presidente di Cassa centrale banca, si tratta di una «iniziativa che riguarda il territorio, capace di valorizzare le nostre tre grandi risorse: il volontariato, l’autonomia e la cooperazione».