Musei e monumenti, luci spente per un’ora
Dalla fontana del Nettuno a Trento, al ponte Forbato sul Leno, passando per il castello di Pergine, il museo delle Palafitte del lago di Ledro e le vie del centro di Sfruz: sono questi alcuni dei luoghi significativi che ieri, per un’ora, hanno spento le luci aderendo all’evento internazionale lanciato dal Wwf. Si tratta della cosidetta «Earth Hour-Ora della Terra», un’iniziativa nata a Sidney (in Australia) nel 2007, e che oggi coinvolge miliardi di persone in oltre 190 Paesi in tutto il mondo. Migliaia fra monumenti, edifici, piazze e strade, dalle 20.30 alle 21.30, hanno spento i vari impianti di illuminazione rimanendo completamente al buio.
«L’Earth Hour — spiegano dal Wwf — è un evento senza frontiere che unisce le persone di tutto il pianeta per vincere la sfida climatica e celebrare la bellezza del nostro Pianeta». L’obiettivo è quello muoversi verso un futuro più sicuro, giusto e sostenibile. «Un invito a riflettere sull’importanza delle nostre scelte per la salvaguardia della natura e la lotta alla crisi climatica», ricordano dall’associazione ambientalista.
Oltre ai Comuni di Trento, Rovereto, Sfruz e Ledro, in Trentino hanno aderito all’iniziativa anche il Muse-Museo delle Scienze, la Fondazione Castelpergine e il Castello del Buonconsiglio. Non solo, perché anche moltissimi cittadini e aziende private hanno deciso di sostenere l’evento spegnendo le luci di casa o degli stabilimenti. «Attraverso il gesto simbolico di spegnere le luci per un’ora — ha sottolineato il COmune di Trento in una nota — possiamo manifestare la nostra volontà di contrastare il cambiamento climatico, ricordando l’importanza del risparmio energetico, della riduzione dell’inquinamento luminoso e del taglio delle emissioni di CO2».