Corriere del Trentino

«Io devo migliorare molto ma qui l’ambiente è super Playoff? Ce li meritiamo»

Mooney: «L’Aquila è a un livello profession­ale alto»

- M. vi.

Arrivato meno di due mesi fa a Trento dopo l’infortunio di Quinn Ellis, Matt Mooney è stato sicurament­e un acquisto azzeccato visto che nelle sei giornate di campionato finora disputate ha viaggiato a 12,9 punti e 4,4 assist di media oltre a far segnare un eccellente 51,7% dalla lunga distanza. Non solo statistich­e ma anche determinaz­ione sui due lati del ca mpo e coraggio nel prendersi responsabi­lità quando la palla scotta. Tutto questo ha portato in dote all’Aquila il 29enne di Chicago prelevato il 1 febbraio dai turchi del Samsunspor.

Mooney, si aspettava di arrivare a essere decisivo in così poco tempo?

«Onestament­e in Turchia giocavo in una squadra che era in grande difficoltà quindi avevo voglia sia di riscattarm­i a livello individual­e sia di aiutare il mio nuovo club a vincere. Sono contento di avere trovato questa atmosfera e uno staff tecnico che è sicurament­e il migliore che abbia incontrato in Europa. Anzi direi che era da parecchio tempo in assoluto che non mi capitava di lavorare con profession­isti seri e capaci come quelli che ho incontrato qui. Mi piace davvero questa realtà, lavorano tutti sodo e permettono a noi atleti di concentrar­e tutte le nostre energie sul campo».

Battere Sassari restando davanti nel punteggio per tutta la gara è stata un’iniezione di fiducia per un’Aquila che fatica a trovare continuità?

«È esattament­e quello che volevamo e dovevamo fare: prendere il controllo della sfida e conservarl­o. Siamo stati protagonis­ti di un buon avvio, ci siamo messi subito dietro gli avversari che hanno cercato un paio di volte la rimonta ma siamo sempre riusciti a contenerli, gestendo il vantaggio. Per noi è importante avere il controllo degli incontri piuttosto che giocare di rincorsa sugli avversari».

Per lei sabato sono arrivati 11 punti, 5 rimbalzi e 4 assist. È il tipo di impatto a tutto tondo che vuole avere sulla Dolomiti Energia?

«Venivo dalla gara contro Brindisi in cui non ero stato affatto contento di me stesso: ero stato terribile in difesa e non avevo creato abbastanza per la squadra. Devo ancora migliorare nella lettura della partita per capire quando è il momento di cercare la soluzione personale oppure coinvolger­e un compagno più caldo che può prendersi la res ponsabili t à . Sot to questo punto di vista cerco di migliorare ogni giorno».

L’Aquila sembra feroce in casa e timida in trasferta.

«In generale giocare in casa è sempre più facile anche perché qui la spinta dei tifosi si sente visto che il palasport è bello pieno e si percepisce una bella energia che arriva dagli spalti. Avere un buon fattore campo nel basket è un vantaggio e può essere decisivo però è evidente che dobbiamo ancora lavorare tanto per essere più solidi nelle partite in trasferta».

Riuscirete a centrare i playoff?

«Dobbiamo restare concentrat­i perché non c’ è tempo da perdere. Ognuno di noi deve fare il possibile per essere nelle migliori condizioni possibili sul piano sia fisico sia mentale per dare il massimo in campo. Sarà una corsa che si deciderà al fotofinish ma voi vogliamo entrarci perché crediamo che questa società e questi tifosi lo meritino».

❞ Le ambizioni Per noi è importante tenere il controllo dei match e non inseguire Tutto si decide in volata

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(Ciamillo) Al tiro Matt Mooney viaggia a quasi 13 punti di media

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