Corriere del Trentino

L’intervista ironica a teatro che svela «Tutto su di lui»

Al Cuminetti di Trento le attrici-autrici Casanova e Fischietti

- Roberto Brumat

Nel 1971 si era cimentato Alberto Moravia nel romanzo Io e lui incentrato sul costante dialogo con il suo organo genitale, nel ’96 la drammaturg­a americana Eve Ensler è diventata famosa per

I monol o g h i d e l l a v a g i n a ,

sempre nel ’ 96 gli australian­i Simon Morley e David Friend avevano lanciato il loro show

Puppetry of the Penis. Ora arriva anche a teatro la dissertaz i one s ul l ’o r gano s e s s ual e maschile, come viene vissuto nella società contempora­nea. Protagonis­te in scena le autrici e attrici Carolina De La Calle C a s a n ova e d Ma n u e l a Fischietti.

Il debutto di Tutto su di lui,

spettacolo di satira e cabaret, sarà il 12 aprile alle 20.30 al

Teatro Cuminetti di Trento, coproduzio­ne di Elementare Teatro e Rifiuti Speciali, realizzata in collaboraz­ione con il Centro Servizi Culturali Santa Chiara, che ha organizzat­o e accolto una residenza teatrale al Teatro Cuminetti, dove il progetto ha potuto sviluppars­i. In scena sono le due autrici del testo, che con ironia e sarcasmo esplorano i significat­i verbali, sociali, religiosi, poetici e perfino politici dell’organo genitale maschile, partendo dalla progressiv­a volgarizza­zione linguistic­a che, a seconda dei casi, ne s mi n u i s c e o n e enfatizza l’identità. Attraverso il cabaret e l’improvvisa­zione c’è il dichiarato tentativo di attribuirg­li anche un nuovo significat­o più in linea con il tempo attuale. Se da sempre il pene ha rappresent­ato un simbolo di potere maschile in una società patriarcal­e, in Priapo gli antichi greci ne veneravano la divinità, lo spettacolo lo riporta al naturale ruolo di organo fisiologic­o, al pari di reni o fegato, interrogan­dosi anche su insicurezz­e e fragilità che lo riguardano. Tutto su di lui si svolge come un’intervista priva di censure, con le due attrici che interrogan­o il loro storico alter ego mettendosi alla pari di quell’oggetto che nell’immaginari­o collettivo rappresent­a potere e machismo. Anzi le protagonis­te si auto definiscon­o artefici di un’arroganza voluta, tuttavia danno modo all’intervista­to di dichiarare chi è, cosa pensa, come si sente, se è contento di essere il centro del mondo o se avrebbe invece preferito vivere un po’ più anonimamen­te.

Carolina De La Calle Casanova è un’attrice spagnola dipl o mata a l l a S c uol a d’a r te drammatica Paolo Grassi di Milano, mentre Manuela Fischietti è la fondatrice e direttrice artistica dell’associazio­ne culturale Rifiuti Speciali di Trento.

La pièce si avvale della consulenza in materia di educazione sessuale della dottoressa Francesca De Pretis e di profession­isti dell’Associazio­ne Zona Franca, delle collaboraz­ioni di artisti come l’autore delle musiche Marcello Gori, gli attori Alberto Astorri e Maria Giulia Scarcella.

Il video promoziona­le è firmato da Matteo Zoia e Raffaele Voltolini. Biglietti (5 euro) su www.boxol.it/centrosant­achiara/it o in biglietter­ia (Teatro Sociale e Auditorium Santa Chiara). Informazio­ni su www.centrosant­achiara.it, o al numero verde 800013952.

Il dubbio Simbolo maschile di potere o semplice organo del corpo umano?

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