Centrodestra diviso Ma Binelli e Iurlaro puntano all’unità: «Solo così si vince»
Sulla carta, i candidati sindaco sono addirittura tre. A dimostrazione di una frammentazione del centrodestra che, per quanto riguarda la città della Quercia, ad oggi non sembra ancora essere stata superata. C’è Gianpiero Lui, scelto dalla coalizione civica e autonomista «Progetto Rovereto» per la quale si stanno spendendo gli assessori provinciali Achille Spinelli, Mattia Got tardi e Simone Marchiori. C’è Paolo Piccinni, lanciato addirittura a gennaio da Fratelli d’Italia. E c’è Viliam Angeli, nome sul quale secondo i rumors potrebbe puntare la Lega.
Un quadro un po’ troppo affollato, per poter sperare di insidiare una coalizione di centrosinistra che ieri mattina ha salutato in piazza la candidata sindaca Giulia Robol per dare avvio alla campagna elettorale. E chi di campagne elettorali ne ha affrontate parecchie questo los a bene. «L’auspicio è di presentarci uniti» assicura non a caso il segretario provinciale della Lega Diego Binelli. Che sta seguendo «le interlocuzioni in corso a livello locale». E mostra ottimismo. «La volontà — assicura — è quella di proseguire anche a Rovereto con tutta la coalizione». Lasciando intendere con quel «proseguire» che il modello da portare avanti è quello «che oggi guida la Provincia». Vale a dire una compagine con il cen
❞ Carroccio Vogliamo riproporre anche nella città della Quercia la coalizione che oggi guida la nostra provincia Stiamo lavorando: ci sono interlocuzioni a livello territoriale
trodestra unito (Lega, Fratelli d’Italia, Forza Italia) e le componenti civiche e autonomiste. «La direzione è questa, ci stiamo lavorando» osserva ancora Binelli. Che assicura: «Con Fratelli d’Italia stiamo dialogando». E il candidato sindaco? «L’auspicio è di trovare un nome unitario che vada bene a tutti» risponde il segretario della Lega. «Nomi però per ora non ne faccio» ferma subito ogni ulteriore domanda Binelli.
Fratelli d’Italia, dal canto suo, il nome l’aveva già trovato. Bruciando i tempi e presentandolo ufficialmente già a gennaio: una mossa che, tra gli alleati di centrodestra, aveva sollevato qualche sorpresa e qualche inevitabile malumore. «Ma siamo disposti a discuterne» tende la mano il presidente provinciale Alessandro Iurlaro. Che fa capire di voler impostare il confronto sulla base di un concetto chiaro :« S iv incese siamo uniti». Per questo, aggiunge l’ esponente del partito di Giorgia Meloni, l’intenzione è di mettersi subito al tavolo per trovare dei punti di contatto. Con la Lega. Ma anche con la coalizione «Progetto Rovereto». «Abbiamo preso atto — riflette Iurlaro — che la coalizione civica e autonomista ha presentato la candidatura di Lui. Per quanto ci riguarda, attendiamo di poterci confrontare per poter ragionare in termini di coalizione». Senza escludere rivalutazioni: «Siamo disposti a considerare anche altri candidati sindaco, ma sulla base di un programma». Provando a trovare una quadra «prima del voto e comunque prima di un eventuale ballottaggio».
E proprio sui candidati tornano in queste ore tre componenti di «Progetto Rovereto»: vale a dire Patt, Lista Fugatti presidente e Rovereto al centro. Per spingere Lui. «Come liste civiche, moderate ed autonomiste impegnate nel “Progetto Rovereto” — si legge in una nota — siamo fortemente impegnate a costruire e consolidare un’alternativa valida e credibile all’amministrazione uscente, e troviamo importante e positivo che un roveretano di valore si metta al servizio di una città che vuole cambiare e vuole voltare pagina». Il direttore di Unione e commercio e turismo di Rovereto e V allaga rina, proseguono le tre formazioni, «è il candidato ideale in grado di rispondere con la ripresa al declino, con la sicurezza al caos, con l’ impegno all’inerzia. Con Lui potremo invertire la rotta ed arrestare il progressivo svuotamento della nostra bellissima città, la sua perdita di attrattività e tornare a progettare un luogo ideale per le famiglie, le imprese, ed in grado di offrire prospettive ai più giovani. Il suo profilo è a nostro avviso pienamente idoneo non solo per coagulare consenso, ma per allargare la nostra proposta a tutte le cittadine e i cittadini di buona volontà».
Ma la rosa di candidati non si esaurisce qui. Democrazia Sovrana e Popolare sarà della partita infatti con un proprio sfidante alla carica di primo cittadino: a scendere in campo è Milo Marsili. Michele Dorigotti è invece il candidato sindaco di «Officina comune».