Corriere del Trentino

«Infracis, scelto un advisor per l’acquisto delle quote»

Zanotelli a Manica (Pd): «A22, entro l’anno la proroga della concession­e»

- Di Marika Giovannini

La Provincia ha puntato gli occhi sulle quote in vendita di Infracis spa, mettendo al lavoro Cassa del Trentino per valutare l’operazione. A confermare le indiscrezi­oni di questi giorni è stata ieri in consiglio provincial­e l’assessora Giulia Zanotelli, rispondend­o a una interrogaz­ione a risposta immediata presentata dal capogruppo delPd Alessio Manica.

«Infracis spa — tratteggia il quadro nel testo Manica — è uno dei quattro soci privati di Autobrenne­ro, di cui detiene il 7,83% delle azioni». Nelle ultime settimane, ricorda il capogruppo dem, Cis spa (che è in stato di liquidazio­ne) «ha messo in vendita la quota che detiene di Infracis». Suscitando l’interesse della Provincia. Che, con l’acquisizio­ne, potrebbe «modificare gli equilibri della governance di Autobrenne­ro». Manica spiega bene il passaggio: «La Provincia, attraverso Cassa del Trentino, detiene il 20,10% del capitale di Infracis e gode del diritto di prelazione». Acquisendo il 38,18% da Cis, dunque, «la Provincia diventereb­be il socio di controllo di Infracis». Non solo: «Pare — prosegue Manica nella sua interrogaz­ione — che la Provincia abbia anche l’obiettivo di acquisire ulteriore azioni di Infracis da soci privati e in particolar­e da F2i sgr, che ne detiene il 26,307%, e dall’impresa Pizzarotti, che ne detiene il 13,756%».

Va da sé che questi passaggi cambierebb­ero il peso specifico dell’amministra­zione di Piazza Dante in A22: «Se andasse a buon fine questa operazione — riflette Manica — la Provincia di Trento diventereb­be, all’interno di Autostrada del Brennero, un socio più “pesante” anche rispetto alla Provincia di Bolzano». Modificand­o dunque la governance della società di via Berlino. E rappresent­ando, prosegue il dem, «un tema di estrema rilevanza anche per quanto riguarda il consiglio provincial­e». Anche perché, conclude, rimangono ancora sul tavolo «le vicende legate al contenzios­o tra Autobrenne­ro e Stato sugli extraprofi­tti e sull’adeguament­o delle tariffe di pedaggio». Ma anche il tema — delicatiss­imo — del rinnovo della concession­e, con il project financing già presentato al Ministero dai vertici della società divi a Berlino insieme a un pi anodi investimen­ti da 7,2 mili ardiche punta a fare dell’A22 il primo «green corridor» italiano.

«Cassa del Trentino — è stata la risposta di Zanotelli — è stata incaricata di definire gli scenari di rafforzame­nto della partecipaz­ione della Provincia in Infracis, anche in consideraz­ione dell’intenzione di Cis di cedere la propria quota». Cassa del Trentino ha quindi «selezionat­o un qualificat­o e indipenden­te advisor per definire il valore del capitale sociale di Infracis, tenuto conto che Infacis detiene la sola partecipaz­ione in A22». E sulla concession­e Zanotelli ha chiarito: «Le vicende che riguardano i rapporti tra A22 e ministero sono sottoposte in queste settimane a ulteriore analisi per arrivare alla proroga della concession­e entro l’anno».

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Via Berlino La sede di Autobrenne­ro a Trento

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