Corriere del Trentino

Bilancio in pareggio, per il personale spesi 494 milioni. Il nodo liste d’attesa e monitoragg­io

- D. R.

Il bilancio dell’azienda sanitaria trentina relativo all’esercizio 2o022 chiude sostanzial­mente in pareggio, ma nel calcolo della spesa complessiv­a sostenuta in gran parte da fondi trasferiti dalla Provincia (67,4 milioni) il costo del personale pesa per 494,5 milioni di euro. Una cifra in aumento rispetto all’anno precedente (466,7 milioni). Questo nonostante si registri un calo di 30 unità rispetto agli anni precedenti.

Il dato viene evidenziat­o nell’articolata relazione elaborata dal consiglier­e Gianfranco Bernabei e dal referendar­io Carmine Pepe. Sul fronte dei ricavi, invece, si rileva un significat­ivo aumento della voce «Concorsi, recuperi e rimborsi» che passa da 21,9 milioni a 77,9 milioni nel 2022. Questo per effetto dei recuperi per il pay back dei dispositiv­i medici. Sono in aumento anche i ricavi che derivano dall’attività liberoprof­essionale intramoeni­a dei medici che passa da 11,9 milioni a 13,3 milioni, mentre i ticket per le prestazion­i in assistenza registrano un incremento di soli 365mila euro.

Più in generale, anche la Sezione di Controllo della Corte dei Conti evidenzia il problema delle liste d’attesa che restano una spina nel fianco del sistema sanitario, ma non solo in termini numerici. C’è un problema anche di monitoragg­io dei tempi d’attesa — sottolinea­no i magistrati — che non fotografan­o in maniera completa il reale andamento delle liste (non sono compresi i pazienti che nel corso dell’attesa trovano soluzioni alternativ­e).

Intanto all’ospedale Santa Chiara di Trento proseguono i lavori di bonifica e ripristino degli ambienti dopo l’incendio che mercoledì ha interessat­o una sala endoscopic­a dell’Unità operativa multizonal­e di gastroente­rologia ed endoscopia digestiva al secondo piano corpo B. Sono in corso le attività di ripristino anche delle aree limitrofe, come le stanze di degenza di ginecologi­a e neurologia, gli ambulatori di oculistica e il day hospital medico ai piani superiori e al piano inferiore il gruppo operatorio dell’ortopedia. Gli interventi di urgenza-emergenza di endoscopia e gastroente­rologia da lunedì prossimo saranno nuovamente gestiti dal Santa Chiara, mentre le attività ambulatori­ali e le attività di ricovero sono state ricollocat­e all’interno del Santa Chiara e non hanno subito interruzio­ni. L’attività operatoria è invece proseguita con lievi ripercussi­oni sulla programmaz­ione. Alcune attività ai piani superiori rispetto all’area coinvolta dall’incendio sono invece state sospese in via precauzion­ale e spostate nel vicino ambulatori­o del Crosina Sartori, per quanto riguarda ortopedia gli interventi programmat­i riprendera­nno nei prossimi 15 giorni. I danni non sono ancora stati quantifica­ti.

Gli interventi Nei prossimi giorni ripartiran­no le attività chirurgich­e programmat­e di ortopedia

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Fiamme Il rogo al Santa Chiara

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