Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)
«Electrolux, a rischio la decontribuzione»
Vertice al ministero, l’allarme dell’Ad Ferrario. Il governo: decreti in arrivo
«Ad oggi, oltre a mancare i decreti ministeriali che autorizzano la decontribuzione per Susegana, Solaro e Porcia per la prima parte del 2016, non abbiamo alcuna certezza che la misura per i contratti di solidarietà sia garantita per 2016 e il 2017». La segnalazione con annessa preoccupazione giunge da Ernesto Ferrario, amministratore delegato di Electrolux Italia, in occasione dell’incontro che si è svolto ieri al Ministero per lo Sviluppo economico, programmato per verificare il rispetto delle intese raggiunte con l’accordo di maggio 2014.
In quella circostanza, quando la multinazionale aveva prospettato un elevato numero di esuberi in tutti e quattro gli stabilimenti italiani del gruppo, azienda, sindacati e governo concordarono un piano che, escludendo licenziamenti, assorbiva la forza lavoro in eccesso con contratti di solidarietà, ottenendo in cambio una decontribuzione sui contratti stessi fino al 2017 e vincolando Electrolux ad intervenire con un massiccio piano di investimenti nelle sedi italiane. Un punto, quest’ultimo, che in base ai numeri illustrati ieri dalla società è stato rispettato, visto che gli investimenti nel 2016 raggiungeranno i 40,2 milioni contro una previsione, fatta a maggio 2014, di 27,8 e che quelli al prossimo anno saranno 37,9 sui 27,1 inizialmente stimati. Tuttavia la decontribuzione «costituisce tutt’oggi un pilastro fondamentale dell’accordo e un presupposto per l’allocazione degli investimenti — ha insistito Ferrario — e se dovesse venir meno, metterebbe a rischio la sostenibilità del piano industriale».
Il sottosegretario al Lavoro Teresa Bellanova ha assicurato che il governo si farà carico della promulgazione dei decreti attuativi entro poche settimane ma una analoga garanzia, ricordano le parti, era già stata espressa lo scorso maggio, senza però alcun esito successivo.