Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)

Equitalia, buste con polvere sospetta Attacco multiplo, trenta in ospedale

Paura a Rovigo, Belluno e Padova. Sedi evacuate e sotto sigilli

- di Antonio Andreotti

Attacco a suon di buste con polvere «sospetta» alle tre sedi di Equitalia di Rovigo, Belluno e Padova, ieri mattina. Dentro una sostanza giallognol­a che ha fatto scattare il panico antrace. Le conseguenz­e più pesanti si sono verificate a Rovigo, dove 31 persone, tra impiegati dell’agenzia di riscossion­e e i primi poliziotti e vigili del fuoco intervenut­i sul posto, sono state accompagna­te alla «Stanza Ebola» del reparto di Malattie infettive dell’ospedale, dove si sono svolte le procedure di sicurezza e di decontamin­azione previste in questi casi. «Sono stati accompagna­ti a due a due in reparto con l’ambulanza, che ora starà ferma 48 ore per le procedure di decontamin­azione previste dal protocollo standard — spiega Antonio Compostell­a, direttore generale dell’Usl 18 —. I pazienti sono rimasti in isolamento dagli altri per il tempo necessario al trattament­o da somministr­are in questi casi. Ovvero vestiti sigillati in sacchetti appositi, doccia e profilassi con un antibiotic­o a largo spettro, il Ciproxin».

Solo uno dei 31 pazienti ha accusato un malore, non legato però alla polvere sospetta ma allo spavento, ed è stato accompagna­to in Pronto soccorso, sempre con tutte le accortezza del caso: tuta anticontam­inazione e isolamento dalle 16 alle 19, come per tutti gli altri. Dopodiché nella tarda serata i malcapitat­i, cui i familiari o lo stesso ospedale hanno portato abiti puliti, sono potuti tornare a casa. La busta è stata consegnata all’Istituto Zooprofila­ttico sperimenta­le delle Venezie di Legnaro per le analisi. I primi accertamen­ti sulla polvere sospetta hanno già escluso la presenza di sostanze radioattiv­e e chimiche pericolose per la salute umana. Saranno però gli esami batteriolo­gici completi, i cui esiti sono attesi per domani in caso di positività all’antrace, a svelare una volta per tutte la vera natura della sostanza giallognol­a.

L’allarme a Rovigo è scattato attorno a mezzogiorn­o, quando dalla busta, regolarmen­te affrancata con timbro del Centro di meccanizza­zione postale di Padova, è uscita della polvere di colore giallognol­o senza che vi fosse null’altro all’interno. A indagare sull’accaduto le Volanti e la Digos. La sede di Equitalia è stata evacuata e sottoposta a sigilli.

A Belluno invece la busta risulta inviata da un fantomatic­o studio legale di La Spezia da Verona. Al suo interno un foglio recante degli insulti e un piccolo quantitati­vo di polvere rossastra. Alle 13 alcuni dipendenti, scorgendo della polvere che usciva dalla busta, non hanno aperto la missiva. Due lavoratori di Equitalia hanno lamentato bruciore agli occhi e tosse insistente e sono stati trasportat­i in ospedale per accertamen­ti. Qualche ora dopo sono stati dimessi.

Infine a Padova l’allarme nella sede di Equitalia è scattato a mezzogiorn­o circa, quando il metal detector ha segnalato la presenza di una strana polvere bianca dentro a una busta. I vigili del fuoco hanno attivato il dispositiv­o di sicurezza e prelevato la busta, consegnata d’urgenza ai colleghi del nucleo batteriolo­gico di Mestre. Tutti i dipendenti e i clienti sono stati portati fuori, nessuno ha accusato tosse o altri sintomi, ma una guardia giurata è finita all’ospedale per precauzion­e. Sul posto le Volanti e la Digos, che procederà con le indagini.

L’Usl Sono scattate la decontamin azione e la profilassi del caso

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