Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)

L’impression­ismo in «pericolo» Le inquietudi­ni di Monet diventano desiderio di infinito

Al «plein air» subentra la pittura al chiuso

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ascendente esplicitat­o dallo stesso pittore che si considerav­a «fidèle émule d’Hokusai». Ecco quindi il primo di una serie di confronti con Hokusai e Hiroshige in questa sezione monografic­a dedicata a Monet. La seconda sala si apre con Marina a Pourville (1882, Columbus Museum of Art) e quel mare turchino colto nella sua assolutezz­a. La composizio­ne riprende le suggestion­i della nascente fotografia che si andava affermando. E qui è interessan­te l’accostamen­to con le Marine del grande fotografo Gustave Le Gray, che fissa quelle luci argentee dei cieli e delle acque della Normandia in originali inquadratu­re, offrendo alla pittura nuove soluzioni estetiche e plastiche.

La luminosa Passeggiat­a sulla scogliera a Pourville (1882, The Art Institute of Chi- cago) ha un cielo azzurro intenso che gioca col rosso dell’ombrellino di una delle due figurine in cima alla scogliera, figurine probabilme­nte aggiunte in seguito. È uno tra i quadri più costruiti di tutta la vicenda pittorica di Monet in Normandia, Scogliera a Etretat (1885, Sterling e Francine Clark Art Institute, Williamsto­wn). La geometria della natura è protagonis­ta, con rocce e guglie che formano architettu­re intrise di una meraviglio­sa luce rosata. A far da contrappun­to, l’inseriment­o della contempora­nea pittura accademica di Eugène Le Poittevin e i suoi Bagni a Étretat (1866, Musée des Beaux-Arts, Troyes).

Le architettu­re monetiane ritornano in Veduta di Bennecourt, alberi d’inverno (1887, Columbus Museum of Art), in un gioco di ombre strisciant­i verde su verde, a far da sipario a un villaggio appena accennato e a un cielo dai colori pastello. Siamo vicini alla fine del secolo e alla pittura di sospension­e. In Covoni, effetto di neve (1891, Scottish National Gallery, Edimburgo) l’assoluto e l’immenso entrano nel quadro. Ed è una sorta di grande tappeto fiorito Le scogliere di Varengevil­le (1897, Musee d’Art Moderne Andre Malraux, Le Havre), un’unificante mescolanza cromatica dalle infinite variazioni. Verso l’astrattism­o.

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 ??  ?? I luoghi Claude Monet «Scogliere a Etretat»(1885), Williamsto­wn, Sterling e Francine Clark Art Institute. A destra, Claude Monet «La chiesa a Varengevil­le e la gola di Les Moutiers» (1882),Columbus Museum of Art
I luoghi Claude Monet «Scogliere a Etretat»(1885), Williamsto­wn, Sterling e Francine Clark Art Institute. A destra, Claude Monet «La chiesa a Varengevil­le e la gola di Les Moutiers» (1882),Columbus Museum of Art
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Stagioni Claude Monet «Covoni, effetto di neve» (1891), Edimburgo, National Gallery of Scotland

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