Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)
Cannabis terapeutica, Polesine sempre al top Negli ultimi due anni prodotte 500 piantine
E la Regione amplia medici specialisti e patologie per la prescrizione ai pazienti
Il gotha veneto e nazionale della canapa domani in città per un convegno attesissimo. Già occupati tutti i 145 posti a disposizione al Museo dei Grandi Fiumi. Si rifletterà sul ruolo della canapa industriale, quella usata ad esempio per tessuti e sulle ultime novità relative alla canapa terapeutica.
Il centro di ricerca che opera dal 1912 a Rovigo, il Crea, è all’avanguardia nazionale. Vengono coltivate qui tutte le piantine di marijuana usata a fini curativi che poi vengono fatte crescere a fini medici nello stabilimento chimico-farmaceutico militare di Firenze, unico autorizzato in Italia. Negli ultimi due anni da Rovigo partite circa 500 «radici» che hanno prodotto otto chili di «erba» col principio attivo thc, quello anti-dolore.
Il convegno apre una nuova stagione a livello regionale sul fronte della canapa medica che porta il Veneto quasi ai livelli della Toscana. Nel Bur (Bollettino ufficiale regionale) dello scorso 30 settembre è stata pubblicata la nuova legge sanitaria che ha recepito le richieste avanzate dalla commissione Sanità. Aumentano i medici specialisti che possono prescrivere la marijuana: prima c’erano solo i neurologi, ora anche chi si occupa di trattamento del dolore, cure palliative e reumatologia. E si ampliano le patologie trattabili: prima solo gli spasmi muscolari da sclerosi multipla, ora anche i dolori neurologici, i pazienti farmaco-resistenti o con intolleranze agli oppioidi.
«Manca ancora l’epilessia, ma molto è stato fatto» dice Giampaolo Grassi, ricercatore del Crea-Cin. «Speriamo che in un futuro anche i medici di base, dopo la prima prescrizione degli specialisti, possano permettere ai pazienti di usare canapa terapeutica».
Intanto, però, le polemiche sull’attività della commissione non si placano. Il Movimento 5 Stelle, con Patrizia Bartelle, ha presentato un’interrogazione dove sostiene che in Veneto i pazienti trattati con prodotti a base di cannabis nel 2015 sono stati 207. Di questi, otto hanno ricevuto la copertura finanziaria del Sistema sanitario nazionale. Per gli altri 199, spese a carico loro. «Per cosa sono stati spesi questi soldi - si chiede il consigliere regionale - Visto che non è disponibile alcun risultato? Per cosa i veneti hanno pagato 821.608 euro?».
Convegno Canapa industriale e curativa Domani in città i migliori specialisti