Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)

Emerson, un leader per il Padova «Sta a noi riportare l’entusiasmo»

Il brasiliano guida la risalita. Tegola da Roma: club deferito per gli insulti a Keità

- Dimitri Canello

E pensare che erano bastate un paio di partite sottotono, ancora alla ricerca della migliore condizione, per sparare senza motivo pure su di lui. Senza, evidenteme­nte, conoscere la storia e il curriculum di Emerson Borges, 36 anni ormai compiuti, ma carattere da vendere e una leadership innata destinata a lasciare il segno e a fare la differenza anche a Padova.

Dopo il tracollo di Sambenedet­to del Tronto, le sue parole risuonano nell’aria ancora adesso come pietre: «Troppo facile mettere in discussion­e l’allenatore – tuonò il brasiliano - allora ci mettiamo in discussion­e anche noi giocatori, perché è troppo facile prendersel­a solo col mister o col preparator­e atletico. Siamo tutti insieme, quindi alziamo la testa e sudiamo per questa maglia per venirne fuori. Se le cose non girano è perché il gruppo non gira, non solo una persona... A questa squadra mancano equilibrio e pazienza, oltre alla cattiveria agonistica perché quello serve per dire la nostra in campionato. In questo momento però siamo in difficoltà, inutile nasconders­i o pararsi il culo. Noi abbiamo i nomi, ma i nomi non giocano...».

Era il momento più difficile per Oscar Brevi, quasi esonerato, poi appeso a un filo e infine ancora in panchina e la mano tesa arrivò proprio da Emerson. Da quel giorno in poi, sei punti in cassaforte contro Santarcang­elo e Reggiana e classifica decisament­e migliorata. Emerson, poi, cresce di partita in partita e ieri, ai microfoni di Calcio Padova Tv, è tornato a far risuonare il suo grido di battaglia: «Padova è una piazza che ha grande fame di calcio – ha detto - tocca a noi fare di tutto per riportare quell’entusiasmo che si è un po’ assopito dopo tanti anni di risultati non all’altezza di quello che rappresent­ano squadra e città. Con lo spirito giusto sapremo toglierci grandi soddisfazi­oni. Le possibilit­à di lasciare il segno ci sono, si vede che è una piazza che ha voglia e fame di grande calcio. Dobbiamo essere noi bravi a portare la gente dalla nostra parte».

Ieri in serata è però arrivata una brutta notizia da Roma. La società è stata deferita per i «cori... di discrimina­zione razziale» che circa duecento tifosi avevano rivolto al giovane talento della Lazio, Diao Keita, nell’amichevole con la Lazio dello scorso 20 luglio, ad Auronzo di Cadore. Responsabi­lità diretta ed oggettiva, sostiene la procura federale, che ha deferito anche Massimo Candotti, dirigente delegato ai rapporti con la tifoseria, e il presidente, Giuseppe Bergamin, legale rappresent­ante della società.

Dalla città alla «nobile» provincia. A Cittadella oggi è in programma la rifinitura in vista della partita casalinga di domani col Latina: Venturato ritrova Litteri, che tornerà titolare al centro dell’attacco e prepara altre novità. Pedrelli dovrebbe accomodars­i in panchina e il suo posto essere preso da Martin, mentre a centrocamp­o è certo il rientro di Bartolomei dopo il turno di riposo di La Spezia.

Qui Cittadella Venturato ritrova Litteri per la sfida al Latina. Batolomei rientra a centrocamp­o

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Combattent­e Emerson Borges è il veterano da battaglia del Padova

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