Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)

I porti, i cinesi e il caso Venezia

- SEGUE DALLA PRIMA Paolo Costa

Il porto di Venezia minimizza il costo dell’intera catena logistica tra Cina ed Europa. Venezia è il porto mediterran­eo più vicino al baricentro del mercato italiano e di quello europeo. Se oggi in Italia non vi fosse neanche un porto e se ne dovesse attrezzare uno solo, quello più utile ai caricatori italiani andrebbe localizzat­o tra Venezia e Ravenna. Con Venezia preferibil­e per i caricatori europei. Gli operatori marittimi, portuali e logistici di oggi ci guadagnere­bbero un po’ meno, ma la nostra manifattur­a aumentereb­be la sua competitiv­ità nel mondo. La seconda ragione è che Venezia può offrire un’innovazion­e che è una soluzione portuale tecnologic­amente avanzata -tanto da raccoglier­e più di un riconoscim­ento internazio­nale in Europa, negli Usa e in Cina - capace di risolvere il problema che in questi mesi tormenta lo shipping mondiale: rendere possibile il trattament­o sostenibil­e dei megacarich­i, il vero problema logistico creato dalle mega portaconta­iner, valorizzan­do i porti esistenti. Una soluzione più efficiente anche del «seahorse shipping» che Amazon sta studiando per rivoluzion­are la logistica mondiale e che non distinguer­à più tra tratte marittime e terrestri. Convenienz­e assolute. Che Genova può integrare verso i mercati europei occidental­i e Trieste non può sostituire per la sua eccentrici­tà rispetto ai mercati italiani. Convenienz­e che i cinesi immaginava­no apprezzate dal sistema produttivo italiano ed europeo. E che forse lo sarebbero se solo si diradasse la cortina fumogena sollevata dagli interessi consolidat­i dei gestori dei mari e dei porti di oggi e dalla scarsa lungimiran­za della politica portuale italiana. Purtroppo nel mezzo di un assordante silenzio - unica eccezione il sindaco di Venezia, Brugnaro - delle forze economiche, sociali e politiche venete. Che il «ma anche» avrebbero dovuto suggerire di applicarlo a Trieste e Genova. Nell’interesse del Paese ancor prima che di Venezia e dei veneti.

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