Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)
Bisinella difende la moglie del candidato Fi Ma lei rifiuta
«Tra dieci anni di certo non candido mia moglie». Il candidato sindaco Federico Sboarina (foto a destra con la moglie) l’aveva lasciata cadere così, dal palco, sulla platea dei suoi sostenitori accorsi mercoledì sera alle gallerie di VeronaMercato. E l’aveva detto guardandola un attimo prima di rivolgersi al pubblico perché lei, Alessandra Canova, era accanto a lui. Parlare alla moglie perché avversaria elettorale intenda, si potrebbe parafrasare. Sboarina infatti alludeva alla senatrice Patrizia Bisinella , compagna del sindaco uscente al secondo mandato e non più ricandidabile Flavio Tosi (con lui in foto, a sinistra) e candidata della coalizione che a lui fa riferimento. Bisinella ha risposto al colpo rilanciandolo indietro con l’accusa di maschilismo. «Gentiluomo di Sboarina - lo ha attaccato su Facebook sono convinta che Alessandra sia capace di determinarsi da sola nel proprio percorso di vita, professionale o altro, forse anche meglio del marito. Le auguro di incontrare le stesse opportunità di affermazione che ho avuto io, senza che sia suo marito a decidere cosa può o non può fare». E siccome una partita di ping pong politico impone sempre di rimandare la palla all’avversario per spiazzarlo, pronta è arrivata la risposta della Canova, sempre sul social. «Ringrazio pubblicamente la senatrice Bisinella per avermi aperto gli occhi - l’ironica replica - Ci tengo però a rassicurarla sul fatto che io ho le spalle larghe e una vita professionale autonoma ricca di soddisfazioni oltre che di notevoli sacrifici. Penso che peggiore di un presunto maschilismo sia senz’altro il tentativo da parte di una donna di strumentalizzare un’altra donna».