Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)
Città della Speranza, si cambia Masello: «Nuovo statuto pronto in due mesi. Più fondi alla ricerca»
Otto mesi dopo la ferita è ancora aperta, ma il cambiamento è vicino. Assemblea dei soci dal sapore agrodolce ieri alla Fondazione Città della Speranza, dove il presidente Franco Masello è tornato sulle rumorose dimissioni dell’ex consigliere Stefano Bellon e ha annunciato che il nuovo statuto dell’Istituto di ricerca pediatrica entrerà in vigore in due mesi. Bellon aveva accusato la Fondazione di aver stravolto gli intenti originari e contestava la revisione degli organi statutari: «Le nostre radici sono nel volontariato e non smetteremo mai di crederci, ma dobbiamo investire sulle persone che promuovono la raccolta fondi per mestiere – ha detto ieri Masello -. Abbiamo perso qualcuno per strada, ma la Fondazione viene prima di tutti noi e quello che è stato fatto è solo per il suo bene». A proposito dei volontari, Masello ha ammesso che «c’è un senso di stanchezza: ci siamo assunti un impegno che sta diventando troppo pesante e non si riesce più a trasmettere passione, c’è bisogno di un rinnovamento». Ieri l’ex presidente del consiglio regionale Clodovaldo Ruffato ha preso il posto di Bellon, mentre il presidente dell’Irp Andrea Camporese ha illustrato le novità dello statuto: «Introdurremo un ad, un direttore scientifico, un cda con 7 membri e un Advisory Board di esperti internazionali, che ogni tre anni esprimeranno un parere sull’attività scientifica». La Fondazione chiude il 2016 con un bilancio di 4 milioni 918 mila euro, circa 300 mila in meno del 2015: «I lasciti testamentari sono passati da 898 mila a 54 mila euro e la raccolta è aumentata – precisa Masello -. Aggiungendo le donazioni per il 2017 arriviamo a 5 milioni 669 mila, il risultato più alto mai raggiunto: così abbiamo un milione in più per la ricerca». Fondi: Vicenza (1,140 milioni) batte Padova (800 mila euro).