Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)
Bus elettrici, Mazzarolli con Bitonci «Prenderanno il posto del tram»
Il presidente di Bus Italia Veneto: mezzo obsoleto. Destro: serve e piace a tutti
«Non c’è dubbio che il tram sia molto efficiente e amato dalla maggior parte dei padovani. Ma, ahimè, si tratta di un mezzo di trasporto ormai obsoleto e dai costi di gestione altissimi». Parola di Ludovico Mazzarolli, presidente di Bus Italia Veneto, intervenuto ieri mattina in piazza delle Erbe a un’iniziativa elettorale dell’ex sindaco leghista Massimo Bitonci, di nuovo in campo per riconquistare la poltrona più alta di Palazzo Moroni.
Mazzarolli, candidato nella lista di Forza Italia alle amministrative del 2014 e nominato proprio da Bitonci alla guida dell’azienda partecipata al 55% dalle Ferrovie dello Stato e al 45% da Aps Holding (a ottobre 2015, dopo le dimissioni di Andrea Ostellari, divenuto nel frattempo segretario provinciale del Carroccio), ha poi rivelato che i tecnici della società da lui presieduta stanno riprogettando quella che doveva essere la seconda linea proprio del tram da Sarmeola a Ponte di Brenta. Ovvero la cosiddetta Sir 2 lungo via della Provvidenza, via Chiesanuova, corso Milano, via Venezia e via San Marco, passando per corso del Popolo e la Stazione (dove già oggi transita il «serpente blu»).
Una linea, lunga circa 12 chilometri e mezzo e composta da 26 fermate, che non sarà coperta dal tram, bensì da una nuova flotta di autobus elettrici. «Stiamo parlando di una soluzione obbligata – ha spiegato Mazzarolli all’unisono con Bitonci – Se non altro perché il mezzo su rotaia non viene nemmeno più costruito dall’azienda madre (la francese Lohr, ndr) e poi perché adoperare al suo posto i bus elettrici costerà almeno la metà. Ovvero 60 milioni di euro contro 120».
Critico, in merito alle parole del presidente di Bus Italia Veneto, l’ex sindaco forzista Giustina Destro, che oggi sostiene l’aspirante primo cittadino del centrosinistra allargato Sergio Giordani: «Un investimento come quello fatto per il tram, che io difenderò sempre, si ammortizza in 20/25 anni, non in 10. Senza poi dimenticare che si tratta di un mezzo che, dopo qualche critica iniziale, oggi piace a tutti i padovani. Ben vengano, in alcuni punti della città, i bus elettrici. Ma, certo, senza smantellare il tram».
Il piano Il manager era ad un evento del leghista