Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)
Santo, trevigiano il nuovo delegato pontifico
Papa Francesco ha scelto monsignor Dal Cin: «Vengo in un luogo a me caro»
Campane a festa, ieri mattina a mezzogiorno in punto, in piazza del Santo per celebrare la nomina, da parte di papa Francesco, del nuovo delegato pontificio del complesso antoniano. Si tratta del 52enne monsignor Fabio Dal Cin, trevigiano originario di Vittorio Veneto, cappellano del Santo Padre dal 2012 e, fino a ieri, assistente spirituale nella chiesa di Santa Maria della Quercia a Roma.
Dal Cin, ordinato sacerdote nel 1990 nel suo paese natale, formatosi nell’istituto di Liturgia Pastorale di Santa Giustina proprio a Padova e diplomatosi in Teologia nel pontificio ateneo Sant’Anselmo della capitale, prende il posto del collega Giovanni Tonucci che, dopo aver amministrato la Basilica di Sant’Antonio da marzo 2014 e dopo aver compiuto 75 anni, ha rinunciato alla copertura di altri incarichi.
L’insediamento ufficiale del nuovo delegato pontificio, al quale prima dovrà essere conferito il dono dello Spirito Santo propedeutico all’ordinazione episcopale, non è stato ancora reso noto. Ma è pressoché scontato che ciò avvenga prima del 13 giugno prossimo, quando Padova festeggerà il 786° anniversario della morte del Santo, peraltro a distanza di due giorni dal primo turno delle elezioni cittadine.
«Riceviamo con gioia e immensa gratitudine la notizia della nomina decisa dal Santo Padre – ha commentato padre Oliviero Svanera, rettore della Basilica da ottobre scorso dopo l’improvvisa scomparsa del suo predecessore, il compianto padre Enzo Poiana – E, come comunità del Santo, ringraziamo il Signore per il ministero episcopale svolto da monsignor Tonucci in questi anni con intelligenza, generosità e affetto». «A monsignor Dal Cin – è poi intervenuto il vescovo don Claudio Cipolla – vanno il benvenuto e gli auguri più sentiti miei e di tutta la Chiesa di Padova».
Queste, invece, sono le prime parole del nuovo delegato pontificio: «Sarà per me una missione molto diversa da quelle che ho svolto finora – ha spiegato monsignor Dal Cin – Però vengo in un luogo a me tanto caro e spiritualmente familiare per la devozione che mi lega da sempre a Sant’Antonio».