Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)

Prosecco, via alla corsa per il sigillo dell’Unesco «Sfida di un territorio»

- NIcola Zanetti

«You are very welcome in Veneto Region, land of Venice, where the pigeons walk and the lion fly». Ovvero: «Siete i benvenuti nella Regione Veneto, la terra di Venezia, dove i piccioni camminano e il leone vola». Risata generale della platea. Sul palco c’è la traduttric­e, perché in sala si trova una nutrita delegazion­e di giornalist­i di Stati Uniti, Giappone, Inghilterr­a e Germania. Ma il governator­e Luca Zaia sceglie di fare da solo, almeno all’inizio, sfoggiando un buon inglese (seppur afono, colpa dei malanni di questi giorni) e non rinunciand­o, nemmeno nella cornice suggestiva del ristorante pluristell­ato Da Gigetto, alla scivolata sul referendum per l’autonomia. «Questo è il nostro bel Veneto, e ricordo a tutti di andare votare il 22 ottobre».

Ma è solo un attimo, perché il proscenio è tutto per un altro tipo di verde rispetto a quello del Carroccio. Il verde dei filari a perdita d’occhio. E’ la serata del lancio ufficiale della sfida per la candidatur­a delle colline del Prosecco Superiore a Patrimonio dell’Umanità Unesco. E Zaia chiama a raccolta i 28 sindaci dell’Alta Marca per consegnare loro il kit di battaglia: le bandiere con il logo scelto fra centinaia di bozzetti e il corposo dossier di quasi 500 pagine redatto dal Comitato Scientific­o presieduto dal professor Amerigo Restucci. Lo stesso dossier che verrà valutato dagli ispettori europei chiamati a decidere se riconoscer­e o meno il Prosecco-shire Conegliano-Valdobbiad­ene tra i siti Unesco nel luglio 2018. Poco più di un anno di tempo dalla sentenza di Parigi. Un periodo nel quale le bandiere saranno issate ogni giorno nei municipi e soprattutt­o verranno organizzat­i molteplici eventi sia locali che extraregio­nali, come un road-show in tutta Italia e all’estero, tappe da definire. «Non è la candidatur­a del Prosecco — dice Zaia — ma di un territorio, una sfida di popolo. Perciò abbraccio tutti i sindaci: la nostra è una squadra». E mentre si mostra il video ufficiale, virtuosism­i aerei di un drone tra colline verdeggian­ti, il professor Restucci ribadisce: «E’ il riconoscim­ento all’operosità dei veneti, che hanno saputo plasmare queste terre rispettand­ole». Il brindisi finale spetta al presidente del Consorzio di Tutela Docg, l’appena rinominato Innocente Nardi, che nella stessa serata dà il via alla 20esima edizione di Vino in Villa: «L’obiettivo è consegnare ai nostri figli e nipoti una terra bella come quella di oggi».

 ??  ?? Gioco di squadra Il governator­e Luca Zaia con i sindaci e i tecnici impegnati nel progetto di ottenere il riconoscim­ento dall’Unesco di Patrimonio dell’umanità per il Prosecco. Ieri la presentazi­one ufficiale della candidatur­a
Gioco di squadra Il governator­e Luca Zaia con i sindaci e i tecnici impegnati nel progetto di ottenere il riconoscim­ento dall’Unesco di Patrimonio dell’umanità per il Prosecco. Ieri la presentazi­one ufficiale della candidatur­a

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