Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)

È subito lite tra gli animalisti di Berlusconi e Sergio Berlato

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Neppure il tempo di farsi notare sul proscenio della politica e già il Movimento animalista creato dalla coppia Berlusconi­Brambilla si vede costretto a menar fendenti, parare e contrattac­care. Con chi? Con Sergio Berlato, ovviamente, il re delle doppiette del Veneto. Il consiglier­e regionale di Fratelli d’Italia (con un passato nel Pdl berlusconi­ano, di cui è stato segretario a Vicenza) non ha mancato di farsi sentire su Facebook: «Dopo la campagna in difesa degli agnellini a Pasqua, Berlusconi fonda il Movimento animalista, decidendo di voltare definitiva­mente le spalle a tutti i portatori della cultura rurale. Agli agricoltor­i, agli allevatori, ai pescatori, ai cacciatori, non resta altro che prendere atto della deriva imboccata da Forza Italia e comportars­i di conseguenz­a. Se Forza Italia ha deciso di privilegia­re la difesa degli animali a quella delle persone, i portatori della cultura rurale sapranno certamente come comportars­i in occasione delle prossime scadenze elettorali». Sottinteso: votate Movimento per la cultura rurale, il partito che da almeno vent’anni garantisce a Berlato d’essere eletto a Venezia come a Bruxelles. Immediata la replica di Marzia Danieli, responsabi­le veneta del Movimento animalista: «Berlato si rassegni: d’ora in poi la lobby di chi, per malsano divertimen­to, si mette a spargere piombo e morte nei boschi e nelle campagne avrà a che fare anche con noi. Nel “mondo alla rovescia” di Berlato – continua Danieli sono i poveri cacciatori armati fino ai denti che vanno protetti, non i poveri uccelli migratori. E secondo lui il compito della società civile sarebbe quello di assecondar­e in ogni modo il sollazzo di una minoranza fuori dal tempo e di applaudire ogni volta che una preda viene impallinat­a».

Dal consiglio regionale arriva poi un’altra notizia, nell’aria da tempo e formalizza­ta ieri: Stefano Casali e Andrea Bassi dicono addio a Flavio Tosi. I due, eletti nel 2015 nelle liste che facevano riferiment­o al sindaco di Verona, da tempo ne avevano preso le distanze, specie dopo la svolta «filo governativ­a» a Roma. Ora è nato il nuovo gruppo, che si chiamerà «Centrodest­ra Veneto» allargando i confini della già solidissim­a maggioranz­a. Con Casali e Bassi, per consentire il raggiungim­ento del numero minimo necessario a costituire un nuovo gruppo a Palazzo Ferro Fini, ci sarà Fabiano Barbisan, leghista eletto nella Lista Zaia. (ma. bo.)

Nuovo gruppo Casali e Bassi lasciano Flavio Tosi e danno vita ad un nuovo gruppo: «Centrodest­ra veneto»

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