Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)
«Centro profughi a Mogliano? Se lo scordino»
Sopralluogo di una coop. Bottacin frena: «L’area è destinata alla protezione civile»
«Abbiamo ricevuto la telefonata di una cooperativa che chiedeva informazioni per aprire un centro accoglienza nell’area regionale di Bonisiolo a Mogliano Veneto, sia chiaro a tutti che quell’area è della Regione e che abbiamo detto no, se lo levino dalla testa, lì sorgerà il polo regionale della protezione civile». La stroncatura arriva dall’assessore regionale alla protezione civile Gianpaolo Bottacin, che con una nota diffusa ieri ribadisce la sua posizione in merito.
«Come più volte dichiarato – afferma l’assessore - e in accordo con il Dipartimento nazionale della protezione civile, nessuna attrezzatura e nessuno spazio destinato alla protezione civile potrà mai essere destinato all’accoglienza dei profughi perché in caso di necessità attrezzature e spazi dovranno essere a totale disposizione delle gestioni emergenziali. Ogni altro utilizzo inficerebbe gli interventi di soccorso e questo non potrà mai essere da me accettato». L’associazione che avrebbe richiesto alcune specifiche agli uffici della Regione sarebbe una certa «Cooperativa speranza», non meglio identificata, visto che al momento le richieste fatte sono solo verbali. Eppure, scrive Bottacin nel comunicato, la coop avrebbe già fatto un sopralluogo esterno nell’area Bonisiolo, dove al momento ci sono alcune strutture che hanno ospitato gli operai che avevano lavorato alla realizzazione del Passante. Nemmeno il sindaco ha mai sentito nominare la coop, nè tantomeno è a conoscenza di un progetto per realizzarvi un centro accoglienza.
«Non so nulla di questo interessamento - spiega Carola Arena, sindaco di Mogliano mi stupisce di come qualcuno possa pensare di realizzare lì un centro profughi, il progetto del Comune va in tutt’altra direzione e spero proprio che la Regione non dia l’ok - continua - anche perché il nostro territorio sta dando già molto in termini di accoglienza, da anni aderiamo al progetto Sprar , inoltre noi abbiamo già tre gruppi di profughi e sarebbe davvero inaccettabile doverne ospitare ancora - spiega - noi siamo per l’accoglienza diffusa e non per grandi assembramenti».
Non si sa al momento se la prefettura sia stata informata dell’interessamento dell’area Bonisiolo, non è escluso che il sopralluogo e la richiesta di informazioni della coop alla Regione sia solo un primo atto esplorativo in vista di una futura domanda che potrebbe essere presentata all’ufficio territoriale del governo nelle prossime settimane, e che comunque dovrebbe rientrare nel bando profughi per i prossimi anni. Se così fosse sarà la prefettura ad accogliere o meno la richiesta della cooperativa.
Certo il parere sfavorevole della Regione, proprietaria del sito, sarà determinante. E su questo l’assessore regionale alla protezione civile non ha lasciato spazio ad interpretazioni.
Abbiamo già molti stranieri, ci sono altri progetti per quel sito