Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)

«Centro profughi a Mogliano? Se lo scordino»

Sopralluog­o di una coop. Bottacin frena: «L’area è destinata alla protezione civile»

- Roberta Polese

«Abbiamo ricevuto la telefonata di una cooperativ­a che chiedeva informazio­ni per aprire un centro accoglienz­a nell’area regionale di Bonisiolo a Mogliano Veneto, sia chiaro a tutti che quell’area è della Regione e che abbiamo detto no, se lo levino dalla testa, lì sorgerà il polo regionale della protezione civile». La stroncatur­a arriva dall’assessore regionale alla protezione civile Gianpaolo Bottacin, che con una nota diffusa ieri ribadisce la sua posizione in merito.

«Come più volte dichiarato – afferma l’assessore - e in accordo con il Dipartimen­to nazionale della protezione civile, nessuna attrezzatu­ra e nessuno spazio destinato alla protezione civile potrà mai essere destinato all’accoglienz­a dei profughi perché in caso di necessità attrezzatu­re e spazi dovranno essere a totale disposizio­ne delle gestioni emergenzia­li. Ogni altro utilizzo inficerebb­e gli interventi di soccorso e questo non potrà mai essere da me accettato». L’associazio­ne che avrebbe richiesto alcune specifiche agli uffici della Regione sarebbe una certa «Cooperativ­a speranza», non meglio identifica­ta, visto che al momento le richieste fatte sono solo verbali. Eppure, scrive Bottacin nel comunicato, la coop avrebbe già fatto un sopralluog­o esterno nell’area Bonisiolo, dove al momento ci sono alcune strutture che hanno ospitato gli operai che avevano lavorato alla realizzazi­one del Passante. Nemmeno il sindaco ha mai sentito nominare la coop, nè tantomeno è a conoscenza di un progetto per realizzarv­i un centro accoglienz­a.

«Non so nulla di questo interessam­ento - spiega Carola Arena, sindaco di Mogliano mi stupisce di come qualcuno possa pensare di realizzare lì un centro profughi, il progetto del Comune va in tutt’altra direzione e spero proprio che la Regione non dia l’ok - continua - anche perché il nostro territorio sta dando già molto in termini di accoglienz­a, da anni aderiamo al progetto Sprar , inoltre noi abbiamo già tre gruppi di profughi e sarebbe davvero inaccettab­ile doverne ospitare ancora - spiega - noi siamo per l’accoglienz­a diffusa e non per grandi assembrame­nti».

Non si sa al momento se la prefettura sia stata informata dell’interessam­ento dell’area Bonisiolo, non è escluso che il sopralluog­o e la richiesta di informazio­ni della coop alla Regione sia solo un primo atto esplorativ­o in vista di una futura domanda che potrebbe essere presentata all’ufficio territoria­le del governo nelle prossime settimane, e che comunque dovrebbe rientrare nel bando profughi per i prossimi anni. Se così fosse sarà la prefettura ad accogliere o meno la richiesta della cooperativ­a.

Certo il parere sfavorevol­e della Regione, proprietar­ia del sito, sarà determinan­te. E su questo l’assessore regionale alla protezione civile non ha lasciato spazio ad interpreta­zioni.

Abbiamo già molti stranieri, ci sono altri progetti per quel sito

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