Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)
Le prove dei vigili superman
Venezia, test da militari per scegliere i 70 nuovi agenti: tra i candidati anche una ginnasta. Solo metà dei candidati sopra gli standard
Dai test psicoattitudinali sul parterre del palasport «Taliercio» alle prove fisiche lungo la pista d’atletica: a Venezia la selezione per individuare 70 nuovi vigili urbani a tempo determinato entra nel vivo, e ieri ha visto i 230 candidati ancora in lizza per i contratti di «formazione e lavoro» promessi dal Comune dare sfoggio delle loro capacità ginniche, giudicate fondamentali in un impiego che prevede l’inseguimento di venditori abusivi, il fermo di spacciatori e tossicodipendenti e il mantenimento dell’ordine in mezzo a fiumi di turisti, sempre e rigorosamente a piedi.
Il centro storico lagunare, si sa, è un labirinto di calli, campielli e soprattutto ponti, e per questo nel nuovo bando di concorso l’amministrazione cittadina ha specificato che l’ammissione sarebbe stata vincolata al superamento di tre test di resistenza: una corsa di un chilometro, da completare in meno di quattro minuti (cinque per le donne); salto in alto per almeno un metro e cinque centimetri (novanta centimetri per le donne) in massimo tre tentativi; cinque sollevamenti consecutivi alla sbarra (due per le ragazze) in due minuti. Non si tratta di prove banali, e a conferma della loro difficoltà una trentina di aspiranti poliziotti ieri ha disertato l’appuntamento; tutti i 261 partecipanti alla preselezione, infatti, avevano superato automaticamente il primo scoglio, la cui soglia di sbarramento era stata fissata a quota 350, ma già la scorsa settimana più di un ragazzo si era detto insicuro riguardo alle proprie capacità fisiche. Ieri mattina, a bordo pista, il respiro affannato di chi aveva appena concluso lo scatto si mescolava alle battute scaramantiche di quelli ancora in attesa, ma le vere differenze tra i livelli di preparazione sono emerse solo dopo, quando a piccoli gruppi i ragazzi hanno iniziato le trazioni: anche i più bassi, se fiduciosi, si lanciavano con un salto verso la sbarra più alta e, potendo, arrivavano a sei o sette sollevamenti; viceversa i meno sicuri speravano in ogni aiuto possibile, e in tanti hanno finito per arrivare alla prova con le mani completamente bianche, tanta la magnesite che si erano strofinati sui palmi cercando un vantaggio anche minimo («Con quella resto direttamente a mezz’aria, garantito», sosteneva qualcuno). Davanti al candidato tutti gli altri aspiranti in coda, che spesso si lasciavano andare a qualche applauso: d’incoraggiamento, per le ragazze più in difficoltà; di ammirazione, per il futuro collega riuscito a sollevarsi fino al bacino, tutte e cinque le volte; di simpatia e stupore, quando sugli attrezzi si ammiravano performance quasi inverosimili; esemplare, in questo senso, la prova di un giovane istruttore di nuoto: dopo quattro trazioni, e in evidente sofferenza, il ragazzo è riuscito a completare la quinta scalciando l’aria, ogni colpo di gamba gli faceva guadagnare un paio di centimetri, nell’incredulità generale: «Devi insegnarmi la tecnica – ha scherzato poi un compagno – continuando così si impara a volare». In generale, i risultati coprivano ogni possibilità: già nella corsa qualcuno è riuscito a distinguersi arrivando al traguardo in soli 2 minuti e 58 secondi, mentre altri hanno impiegato più di sette minuti a completare il tracciato. Gli stessi candidati, d’altronde, presentavano storie diversissime: nell’elenco dei concorrenti, infatti, figurano ex ausiliari del traffico, vigili arrivati da fuori Comune, ma anche veri atleti professionisti; spicca ad esempio il nome di Samira Sarkhosh, 27 anni, nazionalità italoiraniana e una vita passata sulle parallele; o quello di Gianmaria Bellan, 30 anni, eletto consigliere municipale di Marghera nella lista del sindaco Luigi Brugnaro. Alla fine della giornata 143 candidati hanno sperato le prove (132 uomini e 11 donne); gli altri 117 (72 uomini e 45 donne) non sono riusciti a farlo ma oggi potranno ritentare, sperando magari in uno sprint aggiuntivo.