Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)
Cittadella saluta il sogno Il nodo: che fa Marchetti?
La domanda è sulla bocca di tutti, il giorno dopo l’eliminazione dai playoff per la A per mano del Carpi. Stefano Marchetti dirà sì al Chievo? Lunedì al Tombolato c’era pure Rolando Maran, il trait d’union per il passaggio del dg granata in riva all’Adige. Dietro le quinte ancora non c’è una risposta definitiva, ma la sensazione è che Marchetti non sia mai stato così vicino a dire addio al Cittadella. Un club a cui è e sarà profondamente riconoscente e per il quale ha dato tutto. Ma ora si fa strada la possibilità di fare un passo in più, in quello che potrebbe essere l’approdo naturale in una realtà davvero vicina al modo di concepire calcio in questi anni nella città murata.
Marchetti comunicherà la sua decisione a Gabrielli presto, probabilmente già entro venerdì, fermo restando che la permanenza di Maran alla guida del Chievo è condizione imprescindibile per il suo sì. I nodi da sciogliere sono diversi, se il dg dovesse decidere per il grande passo. Il rapporto con la vecchia guardia gialloblù, la necessità di svecchiare un organico fra i più in là con gli anni in Europa e tanto altro: «Con Stefano siamo sempre rimasti in contatto – spiega il presidente Andrea Gabrielli – lasciamo passare questa giornata, nei prossimi giorni ho una serie di impegni e dovremo sentirci. Non serve un appuntamento formale, fra noi c’è un rapporto che non rende necessario un incontro. Ci siamo parlati e ci stiamo parlando, sul suo futuro al momento non posso dire molto, posso però dire che per noi Marchetti è imprescindibile e lui per un progetto di alto livello non può non esserci».
Potrebbe, dunque, scindersi il binomio con Roberto Venturato, che Gabrielli vuole riconfermare nonostante un interesse del Brescia: «Come con Foscarini – chiarisce Gabrielli - abbiamo sempre firmato contratti di un anno, ma ovviamente ha fatto talmente bene che non metto minimamente in dubbio il fatto di riconfermarlo. Altre opzioni per lui? Quando uno fa bene è normale, ma voglio che rimanga con noi».
Summit Il dirigente è tentato dal Chievo Presto l’incontro con Gabrielli