Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)

La grande sfida sulle salite venete nei cent’anni del Giro d’Italia

- di Antonino Padovese

È arrivato il momento del Giro d’Italia per il Veneto. Una lunga attesa coronata da una tappa che, sabato, molto potrà dire sulla classifica finale dell’edizione numero cento. Due passaggi sulle Dolomiti tra oggi e domani. Sabato la tappa da Pordenone ad Asiago con Grappa e Foza. Inserto speciale.

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Sabato 27 maggio sul palco di Asiago un premio lo dovrebbero dare a chi ha disegnato una delle più belle (e decisive) tappe del Giro del Centenario. Da Pordenone al capoluogo dell’Altopiano dei Sette Comuni, i ciclisti attraverse­ranno alcune fra le più belle perle del nostro territorio. Al turista il compito di fermarsi anche per degustare le tante specialità locali della pedemontan­a friulana e veneta. Si parte da Pordenone, capoluogo di provincia da 49 anni, il cui centro è ricco di chiese e di palazzi medievali. Fra il municipio e il Duomo vi suggeriamo una sosta al ristorante Al Gallo, dove lo chef Andrea Spina mette a frutto l’esperienza pluriennal­e maturata a Grado. In corso Vittorio Emanuele II tappa obbligata per i golosi alla pasticceri­a e cioccolate­ria Peratoner.

Dieci chilometri dopo troviamo Sacile, bellissima cittadina sul fiume Livenza. I nobili veneziani costruiron­o eleganti palazzi, tanto che molti scrittori hanno chiamato la cittadina «Giardino della Serenissim­a». Nel settecente­sco palazzo di piazza IV Novembre al Pedrocchin­o si potranno mangiare piatti di pesce preparati dallo chef Paolo Dalla Torre e scegliere dalla carta dei vini una delle 600 etichette custodite in cantina. I ciclisti lasceranno il Friuli Venezia Giulia ed entreranno a Godega di Sant’Urbano, in provincia di Treviso. Qui c’è la distilleri­a dei fratelli Sandro e Stefano Bottega, che propongono le grappe della loro collezione in bottiglie artistiche firmate dai maestri soffiatori del vetro. Il Giro arriverà quindi a Conegliano, dove possiamo passeggiar­e fra le strade del centro storico, ammirando i palazzi che si affacciano sul corso principale o entrando in una delle numerose chiese. Uno dei monumenti simbolo della città è la Torre della Campana, dalla cui sommità si può godere il panorama della pianura fino a Venezia. Su una delle colline si trova il ristorante Tre Panoce, guidato dallo chef prediletto di George Clooney e di molte star di Hollywood, Tino Vettorello.

Da Conegliano i ciclisti si spingerann­o verso il Muro di Ca’ del Poggio. Al termine c’è un relais dove bere un calice di Prosecco Superiore prodotto dalla cantina che dà il nome al Muro, all’hotel e al ristorante e guardare le distese di vigneti di glera a perdita d’occhio. Il percorso procede poi fra le colline dell’Altamarca attraverso i borghi di Refrontolo, Pieve di Soligo, Follina, Combai e Valdobbiad­ene. Sono le terre care al poeta Andrea Zanzotto, che abitava a Pieve di Soligo e che le ha «fotografat­e» con i suoi versi. In pochi chilometri quadrati ci sono tante cantine e trattorie e molti ristoranti. Ve ne segnaliamo un paio: lo stellato La Corte (miglior carta dei vini per guida Best Gourmet dell’Alpe Adria) con lo chef pugliese Donato Episcopo e il patron Giovanni Zanon in sala e la Locanda Sandi a Valdobbiad­ene con i piatti preparati alla griglia di fronte ai tavoli.

A Quero i ciclisti entreranno nella provincia di Belluno. La bellissima chiesa arcipretal­e (diocesi di Padova) contiene un Tintoretto, un Cima da Conegliano e un Jacopo Da Bassano. Si arriva così a Feltre, dove possiamo ammirare i palazzi del centro storico e visitare il castello di Alboino, voluto dal re longobardo nel VI secolo e più volte ricostruit­o. Qui vi consigliam­o una sosta all’Unisono Jazz Restaurant & Cafè per un piatto veloce di giorno o per una cena più corposa la sera, magari accompagna­ta dalle note di un concerto dal vivo. Il Giro prosegue poi verso un monte-monumento, il Grappa. Con i suoi 1.620 metri sarà un impegnativ­o Gran Premio della Montagna. Visitiamo l’Ossario che ricorda i caduti della Grande Guerra e il museo. Il monte è anche la base di partenza per gli appassiona­ti del volo libero fra parapendii e deltaplani.

Dal Grappa il percorso della ventesima tappa attraverse­rà la provincia di Vicenza scendendo verso Campo Solagna, Romano d’Ezzelino, Campese e Valstagna per risalire verso Foza (dove ha sede lo stabilimen­to da cui escono le confetture Rigoni), Gallio e Asiago, terre toccate dalla Grande Guerra, come testimonia la presenza, ad Asiago, di un Sacrario militare. Nell’Altopiano, fra passeggiat­e ed escursioni, non mancano le soste gourmet. Vi segnaliamo uno stellato e un ristorante in odore di stella. Nella Guida Michelin trovate La Tana Gourmet, il regno della cucina creativa ispirata al territorio di Alessandro Dal Degan e del maitre e sommelier Enrico Maglio. Nella centraliss­ima via IV Novembre, all’interno dell’hotel Europa, c’è la Stube Gourmet, dove Alessio Longhini interpreta i piatti di montagna con un nuovo spirito che esalta gusto e sapori. In sala, il maitre e sommelier (scuola Calandre) Jgor Tessari, è pronto a farvi vivere un’esperienza enogastron­omica assolutame­nte da provare.

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A sinistra, le colline di Valdobbiad­ene dove passeranno i ciclisti. L’Italia le ha candidate all’Unesco come patrimonio dell’umanità, Sopra, il museo dedicato alla Grande Guerra sul monte Grappa

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