Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)
Vicenza si candida sotto il simbolo di terra del Palladio
Dodici gare, una settimana di programmazione, tre città coinvolte nelle prove ufficiali e molte altre nelle granfondo. Ma con un solo grande simbolo da presentare: le terre del Palladio. Sono queste le caratteristiche principali del sogno che Vicenza - e il Veneto - stanno cullando ormai da diversi anni: portare in terra vicentina il mondiale di ciclismo nel 2020. La candidatura vera e propria è «Vicenza-Veneto 2020», è nata quattro anni fa e porta la firma del comitato promotore, presieduto da Claudio Pasqualin. Il sogno è aggiudicarsi il campionato mondiale di ciclismo su strada nel 2020, a sette anni di distanza dall’ultima edizione italiana a Firenze (nel 2013) e 16 anni dopo il mondiale di Verona (nel 2004). «Siamo fiduciosi e crediamo che il Palladio possa darci un’arma in più», dichiara Pasqualin. Al centro del progetto del comitato, infatti, c’è proprio il genio dell’architetto padovano: nel programma presentato all’Uci (Unione ciclistica internazionale) tutte le 12 gare del mondiale terminano nella città del Palladio, mentre la gara regina dei professionisti su strada (la domenica) parte da Venezia e termina a Vicenza, attraversando monumenti, palazzi e le ville venete, con un circuito ad anello nel finale sui colli berici. E poi c’è la gara a cronometro da Padova a Vicenza, le granfondo amatoriali, le prove dei giovani e delle donne. Il costo previsto di circa 13 milioni di euro per organizzare l’evento richiamerebbe, secondo il comitato, «almeno un milione di persone lungo tutto il percorso delle gare». La candidatura ufficiale di Vicenza (e del Veneto) è stata inviata tre anni fa e a contendersi l’edizione 2020 del mondiale con il capoluogo ci saranno la Colombia e l’Olanda. Nei mesi scorsi gli ispettori dell’Uci sono stati ospiti del comitato tre giorni per visionare percorsi e luoghi e ora non resta che attendere il prossimo 24 settembre, quando l’ente internazionale scioglierà la riserva al termine della gara iridata a Bergen, in Norvegia.