Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)

La guerra dei sondaggi

Campagna elettorale anomala anche per il numero di rilevazion­i: già cinque. In tutti i casi Bitonci è in testa, ma il ballottagg­io potrebbe riservare sorprese

- Davide D’Attino

Non era mai successo che nell’arco di quattro mesi, alla vigilia delle elezioni cittadine, fossero resi noti al pubblico ben cinque sondaggi.

Siamo quindi di fronte all’ennesima particolar­ità di una campagna elettorale inedita, cominciata addirittur­a a metà novembre scorso, cioè all’indomani della caduta anticipata dell’allora sindaco leghista Massimo Bitonci e caratteriz­zata poi dal grave malore capitato tre settimane fa all’imprendito­re Sergio Giordani, candidato del Pd e di una vasta alleanza che guarda sia al centro che a destra. C’è un’ulteriore particolar­ità: le cinque rilevazion­i sono state tutte commission­ate e diffuse dagli stessi Bitonci e Giordani. Due dal primo (entrambe con Swg) e tre dall’altro (con tre agenzie diverse) e tutte e cinque danno ai due candidati le maggiori chance di conquistar­e la poltrona più alta di Palazzo Moroni. Non è un mistero infatti che questo sia un modo per motivare i rispettivi sostenitor­i, tanto più adesso, quando mancano 18 giorni al primo turno dell’11 giugno.

Strategie a parte, veniamo ai numeri. Facendo una media dei cinque sondaggi in questione, compresi gli ultimi due presentati ieri (uno svolto dalla Lan di Padova per Giordani e l’altro dalla Swg di Trieste per Bitonci), risulta che, se si votasse oggi, l’ex sindaco del Carroccio primeggere­bbe con il 41,9% dei consensi, seguito dall’ex presidente dell’Interporto con il 34,7%, dal candidato del M5S Simone Borile con il 10,9% e dall’alfiere di Coalizione Civica Arturo Lorenzoni con il 9,8%. Gli altri tre aspiranti primi cittadini (Luigi Sposato di Osa, Rocco Bordin de La Padova Libera e Maurizio Meridi di Casa Pound), invece, si spartirebb­ero appena l’1,8%. Mentre la quota di indecisi/non votanti si attestereb­be al 31,9%. Se le cose stessero davvero così, Bitonci approdereb­be al ballottagg­io, dove comunque si ripartireb­be da zero, con un vantaggio su Giordani del 7,2% pari a circa ottomila voti. Ma se (come si continua a ripetere) Giordani si apparentas­se con Lorenzoni e tutti i suffragi di quest’ultimo andassero a Giordani (ipotesi al momento remota) , l’ex presidente dell’Interporto potrebbe ribaltare il verdetto del primo turno, distanzian­do l’ex senatore padano di circa tremila voti. A far di nuovo pendere l’ago della bilancia su Bitonci, però, potrebbero essere gli elettori grillini che nel 2014, dovendo scegliere tra il leghista e il democratic­o Ivo Rossi, preferiron­o in larga parte il primo e il fatto che una parte degli elettori di Lorenzoni. Ma ora concentria­moci sugli ultimi due sondaggi, entrambi resi noti ieri. Secondo il primo, commission­ato da Giordani alla Lan, l’ex sindaco leghista otterrebbe al primo turno il 41,9%, l’imprendito­re sostenuto dal Pd il 36,7%, Borile l’11,6%, Lorenzoni il 9,1% e gli altri tre candidati appena lo 0,7% (indecisi/non votanti 29,7%). Al ballottagg­io, però, sempre secondo Lan, vincerebbe Giordani con il 52,7%, mentre Bitonci si fermerebbe al 47,3%. In base invece alla seconda rilevazion­e, affidata dall’ex primo cittadino alla Swg, Bitonci incassereb­be al primo turno il 42/46%, Giordani il 29/33%, Lorenzoni l’11/15%, Borile l’8/10% e gli altri tre concorrent­i il 2/4% (indecisi/non votanti 18%). Va poi aggiunto che Swg non ha sondato il ballottagg­io, ma ha domandato agli intervista­ti quale sarà, al di là delle loro preferenze, il nuovo sindaco di Padova: il 43% ha risposto Bitonci, il 21% Giordani, il 4% Lorenzoni e il 2% Borile, mentre il 30% non si è espresso. «Davanti a questi numeri – commenta Bitonci – credo di avere la possibilit­à di vincere già al primo turno». Massimo Bettin, segretario provincial­e del Pd, replica: «A me risulta che Swg abbia misurato anche il ballottagg­io. E, se i dati sono quelli che ho visto io, capisco perché Bitonci ha scelto di non mostrarli». L’unico sondaggio attendibil­e, comunque, sarà quello dell’11 giugno.

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