Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)
Il Padova naviga tra le nebbie Rebus su soci, budget e tecnico
Assetti da definire, l’ad Bonetto pronto ad assumere la maggioranza
Scenari foschi, certezze zero, tanta confusione. Il Padova di fine maggio è ancora un gigantesco punto interrogativo, appeso com’è a due possibili vie d’uscita all’attuale intricata situazione.
Con una possibile sorpresa, rappresentata sempre da Alessandro Banzato. Contrariamente a quanto comunicato dal club di viale Rocco nella giornata di martedì, infatti, la trattativa non sembra essere del tutto tramontata, tra smentite e «depistaggi» che continuano ad avvolgere nel mistero la situazione. L’ad di Acciaierie Venete, impegnato in un’importante acquisizione societaria, non avrebbe, infatti, ancora recapitato una risposta definitiva al presidente Giuseppe Bergamin, con il quale sono stati avviati da almeno tre mesi le trattative ma che non poteva più attendere, dovendo riferire al socio storico Roberto Bonetto lo stato di fatto delle cose. Al momento, la prima opzione nonché la più probabile, sembra comunque essere quella di acquisizione della maggioranza del club da parte di Bonetto, sostenuto da un nuovo socio attivo nel ramo delle costruzioni edili che già lo scorso anno fu a un passo dall’entrare in società. Bergamin rimarrebbe come socio di minoranza e non sarebbe da escludere un’uscita di scena di Massimo Poliero, uno degli altri soci di riferimento e maggiormente legato a Bergamin.
Sempre all’interno di questo scenario, gli investimenti sulla prima squadra verrebbero ritoccati al ribasso ma non in modo sostanzioso, provvedendo al contrario a tagli sul settore giovanile. In cabina di comando, nel ruolo di direttore generale con delega all’area tecnica, verrebbe riconfermato Giorgio Zamuner, che al momento non può però procedere nella scelta del nuovo allenatore, non avendo in mano certezze tecniche e di budget. La prima scelta rimane comunque Bruno Tedino, che ieri ha disputato il secondo turno dei playoff contro la Giana Erminio. Tedino, va ricordato, è sotto contratto con il club neroverde di Mauro Lovisa ed è stato sondato con decisione anche da Entella e Brescia. In questo caso Zamuner non vorrebbe perdere tempo, nel senso che o la trattativa si sblocca a brevissimo, oppure si virerà su altri obiettivi. Fra i preferiti c’è Gianluca Grassadonia, favorito nella corsa alla panchina del Pisa, mentre piacciono pure Mauro Zironelli, che non è certo di restare al Mestre e che è stato sondato pure da Vicenza (in caso di cambio di proprietà), Alessandria e dallo stesso Pordenone, oltre a Michele Serena. Se, al contrario, Bergamin prendesse il comando delle operazioni, si procederebbe a un ringiovanimento della rosa con un campionato di transizione e ambizioni ridimensionate, con un legame allacciato con l’Atalanta alcuni prospetti fra i più interessanti del club orobico che potrebbero arrivare in prestito.
Rimane sullo sfondo il nome del tecnico Mario Petrone, molto gradito a Bergamin ma che vorrebbe certezze tecniche prima di accettare. Lunedì sera è in programma una riunione operativa fra i soci, in cui verrà presa una scelta definitiva circa gli attuali equilibri. Con quale esito, al momento, è tutto da vedere.