Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)
«Conversazioni» alll’Olimpico parte dal Giappone
Coniugare radici e cambiamento, facendo del Teatro Olimpico di Vicenza un incubatore di creatività e instaurando al tempo stesso un dialogo con la città e i suoi monumenti: su queste linee guida si è mosso Franco Laera, curatore artistico del 70° ciclo di Spettacoli Classici, Conversazioni 2017 (14 settembre-15 ottobre), insieme con Adriana Vianello e Virginia Forlani. Dal programma appare evidente la trasformazione compiuta da ciclo tradizionale in festival delle arti performative di respiro internazionale. Dopo un prologo all’Olimpico (21 giugno), dedicato al Teatro Noh giapponese con due spettacoli dei maestri Kazufusa Hosho e Tatsunori Kongo, ad aprire il Festival (14 settembre, Teatro Astra) sarà Hamletmachine di Robert Wilson sul testo di Heiner Müller, nella nuova versione. All’Olimpico dal 22 al 24 settembre andrà in scena La Trilogia degli Elementi (Ismene/Fedra/Aiace), opera per voce sola e macchine celibi che la Compagnia Khroma di Enrico Bagnoli e Marianne Pousser ha tratto dai testi del poeta greco Yiannis Ritsos. Ovidio ha ispirato Metamorfosi, una performance tra arti visive e drammaturgia sperimentale a Palazzo Chiericati, ideata dalla scultrice e pittrice Giulietta Gheller e dall’attrice Debora Pradarelli (28 settembre – 1 ottobre). Conversazioni 2017 si chiude all’Olimpico nel nome di Euripide e Seneca con Micaela Esdra interprete di Medea per la regia di Walter Pagliaro.