Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)
Alunni sporcano «condannati» a ripulire
Pulizie dopo le lezioni col consenso dei genitori
«Adesso pulite voi». Preside di una scuola media di Treviso ha «condannato» gli alunni a usare la ramazza perchè avevano sporcat0 l’aula. Genitori d’accordo.
Immaginate la scena classica: suona la campanella della ricreazione, è il momento della pausa. Gli sguardi si rianimano, finalmente un attimo per staccare tra una lezione e l’altra, fuori dall’aula per distrarsi un po’. Oppure, nel caso il trillo annunci la fine della giornata, ecco il sospirato ritorno a casa per tutti.
Tutti, o quasi: adesso riavvolgete il nastro, ed entrate in una classe seconda della scuola media «Mantegna» di Treviso, Istituto comprensivo «Felissent». Qui potreste vedere alunni ed alunne che invece di godersi la chiacchiera spensierata con gli amici lavorano con paletta, ramazza e panno umido per pulire l’ambiente tra banchi e lavagna, insozzato da troppa maleducazione.
«Cari ragazze e ragazze, adesso pulite voi, non i bidelli». Il diktat è arrivato in questi giorni dal dirigente scolastico, Mario Dalle Carbonare, che però preferisce parlare di «proposta educativa». Non una semplice reprimenda verbale: il preside ha inviato una circolare in forma di lettera, diretta proprio agli studenti oltre che ai docenti e ai rappresentanti dei genitori, per informarli della decisione.
Nel mirino una classe in particolare, che il 10 maggio scorso aveva decisamente esagerato. «Al termine del primo blocco di lezioni, i collaboratori scolastici hanno scoperto che l’aula era stata lasciata in condizioni indecorose e di estrema sporcizia – spiega Dalle Carbonare - a terra si trovavano pezzi e coriandoli di carta, penne e materiale didattico rotto e gettato a terra, anche fazzoletti e panini. Non era più tollerabile come situazione. Per questo ho bloccato i bidelli e ho aspettato che i ragazzi rientrassero per far rimettere loro a posto. Da qui è nata l’idea di farne una direttiva vera e propria».
La spiega lo stesso preside nella missiva: «Sino a che non dimostrerete di saper meglio gestire la vostra aula – è scritto – procederete così: se la classe apparirà sporca al termine della quarta ora, in sostituzione della pausa sarete tenuti a pulirla. Se lo sarà ancora al termine della sesta ora, vi fermerete a riordinare».
Studenti al lavoro sia alle 12 che alle 14.30, quando alla «Mantegna» gli altri compagni salutano tutti e vanno a casa. Punizione eccessiva? Tutt’altro: il dirigente scolastico ha avuto l’appoggio pure dei genitori.
Informati della situazione, i rappresentanti hanno infatti acconsentito a farne un progetto. Anomalia certo, in un universo scolastico dove le famiglie spesso salgono sulle barricate per difendere i figli a tutti i costi . «Ne abbiamo parlato anche in classe, i ragazzi non devono vederla come una punizione ma come un’occasione di riflessione sulla dignità del loro vivere la scuola».
Nel frattempo, a quanto pare, di ramazza e paletta ce n’è stato bisogno più di una volta, e non solo in quella classe seconda. «Sì – ammette Dalle Carbonare - è successo ancora di trovare ancora l’aula in cattive condizioni ma stanno progressivamente imparando. Qui non si tratta di sostituire i collaboratori scolastici, per carità. Il compito principale delle pulizie spetta a loro ma il primo dovere di chi utilizza gli ambienti dell’istituto è il rispetto, anche perché a viverci sono proprio i ragazzi. Stare in un posto pulito è un favore che fanno a sé stessi. A mio giudizio, la gestione collettiva delle classi dovrebbe essere sistematica per tutti».
Chissà che a Palazzo Balbi non raccolgano la proposta. Di certo in Regione l’applauso è scattato spontaneo. «Sono decisamente favorevole a questa scelta del preside – commenta l’assessore all’istruzione Elena Donazzan - Nulla di strano, anzi, credo sia un bel segnale, un minimo di educazione insegnata a chi spesso arriva a scuola ineducato. E non è una novità in Europa: in alcuni istituti in Germania lo fanno già. Ben venga anche qui se ce n’è bisogno».
Il dirigente Fino a quando non dimostreranno di saper gestire la loro classe, saranno loro a ripulire